Josi Gerardo Della Ragione è candidato sindaco sostenuto dalle liste “Freebacoli”, “Diamo a Bacoli” e “Città flegrea”. Ecco le sue risposte alle 10 domande poste dalla nostra redazione in vista delle elezioni comunali del 26 maggio.
1) E’ opinione comune che la principale difficoltà per Bacoli sia oggi il dissesto finanziario. In queste condizioni, quali margini di azione possono esserci, secondo Lei, per la normale azione amministrativa?
JOSI DELLA RAGIONE – Più che il dissesto finanziario ,mi preoccupa il dissesto sociale, l’apatia in cui è piombata la città negli ultimi 3 anni. Dobbiamo risvegliarla. Si esce dal pantano dal dissesto con un’amministrazione operativa che conosce il territorio. I nostri movimenti (Freebacoli, Diamo a Bacoli e città flegrea) hanno conoscenze e competenze per rialzarci subito. Non dobbiamo ricadere negli errori del passato che hanno portato la città al dissesto, come la mola di residui attivi e tasse non pagate. Il debito del comune ammonta a 56 milioni di euro e dovremmo accendere un mutuo pari alla metà, da restituire al Ministero in 20 anni. La prima cosa è alzare la percentuale di riscossione, in modo da avere le risorse per la gestione ordinaria, mentre per quella straordinaria dobbiamo puntare sui fondi europei.
2) In che modo pensa di recuperare, da Sindaco, le sacche di evasione, dai tributi locali ai mancati introiti fiscali derivanti dalle attività legate ai flussi di visitatori estivi?
JOSI DELLA RAGIONE – A mio avviso è molto più semplice di quanto appare. Adottare misure giudiziali è un percorso sempre lento e impervio, ecco perché è importante dare un messaggio chiaro sulla volontà dell’amministrazione. Nel 2015/16 in 11 mesi riuscimmo a portare la percentuale di riscossione dell’anno in corso dal 54% al 72%, per un valore di 2 milioni di euro in più. Con poche azioni simboliche, ma significative e una sinergia con la Guardia di Finanza, abbiamo indotto tanti imprenditori a correre al Comune e pagare. Ovviamente c’è una parte sana dell’imprenditoria, che paga le tasse e va tutelata. Il nostro obiettivo è portare in 2 anni la riscossione all’80%. Per essere credibili dobbiamo essere duri con i forti, ma anche garantire i servizi. Va riorganizzato l’ufficio tributi e il protocollo con la società di recupero incaricata dal Comune, risolvendo disservizi, evitando errori di calcolo o solleciti non dovuti ai danni dei cittadini onesti. Con il dissesto le tasse non possono essere diminuite per 5 anni, ma possiamo intervenire sulla qualità dei servizi. Ad esempio per la raccolta differenziata, diminuendo il costo dei rifiuti, può essere ridotta anche la TARI, che si paga come tariffa sui costi.
3) Anche il Centro Ittico Campano soffre una complicata azione di indebitamento. Qual è la Sua proposta per salvare questo patrimonio della città di Bacoli?
JOSI DELLA RAGIONE – Il CIC è oggi la principale fonte di voto clientelare. Lo dico da 10 anni e lo dicono anche le indagini in corso. Ciò è conseguenza della gestione molto opaca di questa società che controlla il 25% del territorio comunale. Nel 2015, come amministrazione, abbiamo dovuto dichiarare il fallimento del CIC che aveva circa 1 milione di euro di debiti verso il Comune. Per noi quella scelta rappresentò una presa d’atto e oggi vogliamo rientrare dalla liquidazione acquisendo al patrimonio comunale 2 beni: il parco della quarantena (110 mila quadrati di verde con 12 strutture) e le 5 lenze (6 capannoni) per i quali ancora oggi il CIC paga un mutuo. Estinto il debito del CIC verso il Comune, possiamo valorizzare la Sala Ostrichina, il parco e la Casina vanvitelliana, le Grotte dell’Acqua con una fondazione culturale che coinvolga Enti sovracomunali. Altra cosa è gestire il resto del patrimonio immobiliare, in modo più oculato e riscuotendo i fitti, dai quali il CIC dovrebbe riscuotere ogni anno circa 800 mila euro. Io rispetto la battaglia dei decenni passati che ha portato i beni al Comune, ma questo passaggio è avvenuto solo sulla carta, senza un concreto piano di recupero e valorizzazione. Restituire davvero il CIC ai bacolesi significa porre fine al clientelismo e procedere a bandi pubblici per aprire i cancelli chiusi e creare occupazione.
4) Passiamo allo scarso numero di dipendenti pubblici, a causa del mancato ricambio generazionale e dal blocco delle assunzioni. Come pensa di garantire i servizi pubblici essenziali al cittadino?
JOSI DELLA RAGIONE – Tra “quota 100” e pensionamenti ordinari avremo entro la fine dell’anno un numero di dipendenti di 125-130 unità, rispetto ai 273 del 2015, ma ci sono anche comuni più grandi con meno risorse. Non ci possiamo più permettere sacche di inefficienza e parassitismo. I dipendenti comunali devono sentirsi partecipi del progetto di cambiamento e rinnovamento. Con una sinergia con i ministeri competenti si può essere autorizzati a nuove assunzioni, da destinare a settori strategici come l’ufficio tecnico o la polizia municipale, determinando uno svecchiamento con l’ingresso di nuove competenze e professionalità. Così è possibile estirpare anche il clientelismo, puntando su competenze, modernizzazione. Il Comune va reso una casa accogliente, mentre oggi il cittadino lo percepisce come “luogo nemico”. Va compiuto uno sforzo verso la digitalizzazione dei dati, basti pensare al caos totale dell’ufficio tributi. Ed è nel caos che si annida la ricerca del favore, mentre dobbiamo creare una macchina di vetro. Politici e amministratori passano, chi resta sono i dipendenti. Quindi vanno scelti bene, con bandi pubblici trasparenti dove sia premiato il merito.
5) Due proposte precise per valorizzare pienamente due beni comuni della città: il complesso di Villa Ferretti e la biblioteca di Villa Cerillo.
JOSI DELLA RAGIONE – Ho avuto l’onore il 25 aprile del 2016 di “liberare” dal degrado, dopo 17 anni anni dall’acquisizione al patrimonio del Comune di Bacoli, almeno il parco pubblico di Villa Ferretti, un autentico paradiso vissuto oggi da tante famiglie. Questo per me è motivo di orgoglio, ma ora occorre aprire la struttura, cioè la Villa, di cui un piano può ottenere il collaudo subito. Per l’altro, la situazione è più complicata, ma i fondi ci sono, anche per la scogliera. Villa Ferretti può diventare un polo culturale, con una gestione pubblica, un bando di idee che coinvolga la città e un ruolo per associazioni e comitati. Sono cose che decideremo con la città, “assieme”, che non è solo il nome della coalizione, ma un modo di governare. Quello è un luogo simbolo, ma la malavita si vince quando lo Stato offre opportunità concrete. Va tenuto insieme, quindi, l’aspetto socio-culturale con quello lavorativo, anche in sinergia con la parte bassa del complesso, cioè la spiaggetta. Per quanto riguarda la biblioteca comunale di Villa Cerillo, rientra tra gli uffici da salvaguardare e l’ipotesi di esternalizzazione è folle.
6) Oggi in tutto il Mondo sembra farsi avanti una nuova coscienza ecologista. Qual è l’emergenza ambientale che ritiene prioritaria sul territorio di Bacoli e come, nei limiti delle competenze comunali, intende affrontarla?
JOSI DELLA RAGIONE – Sul tema ambientale è nata Freebacoli, durante le battaglie dopo gli scarichi di liquami in mare dal depuratore di Cuma. Se non si vive in un luogo sano non si può nient’altro. A Bacoli il primo punto è la bonifica del territorio, visto che la città è stata dichiarata dall’OMS tra i Comuni con i più alti tassi di mortalità per tumori. I bacolesi, purtroppo, ne sono ben consapevoli, vista l’incidenza nelle singole famiglie. E’ necessario individuare bene dove sono stati sversati i rifiuti tossici, considerando tutte le segnalazioni, affinchè quanto accaduto si recuperi e non accada più. Ambiente significa anche altre cose: difesa del territorio tutti i giorni, contro l’inciviltà che genera discariche in luoghi come il Parco della quarantena o Cinque Lenze; buone condizioni dell’impianto fognario, contando su una rete efficiente che possa dividere le acque bianche da quelle nere, per evitare situazioni come quella di Grotte dell’Acqua; tutela del paesaggio, mettendo fine ad una edilizia “creativa” e puntando sul recupero degli immobili esistenti e con l’approvazione di un PUC vero. Significa concludere i cantieri del Grande Progetto Laghi flegrei e ripulire le foci dei laghi Fusaro e Miseno per dare nuova vita alla flora e alla fauna.
7) Cosa vuole dire agli elettori più giovani che hanno sfiducia nell’Istituzione locale dopo diversi anni di sfiducie anticipate e commissariamenti?
JOSI DELLA RAGIONE – Gli elettori, non sono giovani, hanno vissuto negli ultimi 10 anni 4 sindaci e 3 commissariamenti. Non deve accadere più. Noi vogliamo garantire alla città 5 o 10 anni di mandato, per fare ciò che è nel programma e assicurare la stabilità e la continuità in modo da dare al cittadino un’interlocuzione certa e un sindaco o un consigliere con cui poter programmare. Non possiamo andare a votare 1 volta ogni 2 anni. La nostra coalizione è più matura e ha maggiore professionalità rispetto al passato. Impariamo dagli errori per garantire alla città una squadra unita, un’amministrazione capace di reggere l’urto delle difficoltà e delle pressioni di chi non vuole che le cose cambino, e alle quali in passato qualcuno ha ceduto. Il nostro progetto guarda alla città di qui ai prossimi anni con un modo nuovo di intendere la politica, ma soprattutto proponendo una generazione che si vuole caricare sulle spalle cose buone e meno buone del passato, e guardare avanti.
8) Ritiene ancora valida l’idea di ragionare nell’ottica di una “città flegrea”? Come intende relazionarsi alle amministrazioni dei vicini comuni di Pozzuoli e Monte di Procida? E al Parco archeologico dei Campi Flegrei?
JOSI DELLA RAGIONE – Crediamo fortemente nella città flegrea. Il nostro programma, nel 2015 come oggi, si basa sul biodistretto dei Campi Flegrei. Vogliamo creare una rete tra i Comuni per un turismo culturale e sostenibile, ma anche nell’ottica dei servizi. Ci vuole una strategia concreta che permetta ai cittadini del territorio di vivere tutti i Campi Flegrei. La collaborazione tra i sindaci è necessaria e nel recente passato ha già dato buoni risultati, come la firma del protocollo che ci ha portato alla candidatura dei Campi Flegrei come patrimonio dell’Umanità. Biodistretto significa anche valorizzare i distretti interni alla città e Bacoli ne ha tanti: il centro, Miseno, Baia, Cuma-Fusaro, Cappella, ognuno con le proprie caratteristiche e specificità. Non è un caso che la terza lista civica della coalizione, che mette insieme chi ci ha chiesto di candidarsi oltre i movimenti di Freebacoli e Diamo a bacoli, si chiami proprio “città flegrea”. Speriamo di mettere in campo una rete per avere rappresentanti istituzionali ai livelli più alti, come regione, città metropolitana ed Europa, con l’obiettivo di tutelare non un partito o un’area politica, ma un territorio, a prescindere dalle appartenenze. Senza di questo avremo sempre una visione spezzettata, dal piano traffico, al piano di protezione civile, ai progetti europei, che o si fanno insieme o si fanno male.
9) Ha già un’idea su come formare la Giunta in caso di elezione? O almeno dei criteri che seguirà nella scelta?
JOSI DELLA RAGIONE – Sulla giunta ho già ufficializzato che appena eletto sindaco nominerò Salvatore Illiano vice-sindaco. E’ una scelta dettata dalle sue competenze specifiche e capacità, come quella in tema di fondi europei, fondamentali per recuperare normalità e proiettarci verso una vocazione turistico-culturale. Sono questi i criteri che animeranno la scelta per la mia giunta: persone capaci, ma che conoscono il territorio. Non ho debiti elettorali da dover ricambiare e potrò fare, some sempre, scelte libere. Non ci possiamo permettere assessori che, come accaduto nel recente passato, vengono a fare i “professori”, ma che siano bensì disposti a fare sacrifici ed essere operativi, vivendo l’assessorato pienamente e la città a 360 gradi. Una giunta di spessore, fatta da bacolesi, che sappiano da subito cosa fare.
10) Per concludere, una domanda apparentemente scontata, ma che riteniamo sia d’obbligo: quale sarà il suo primo provvedimento se dovesse essere eletto?
JOSI DELLA RAGIONE – Il primo atto, oltre alla nomina del vice-sindaco, fatto nuovo e di trasparenza, sarà realizzare i comitati di quartiere, potenziati e radicati su tutto il territorio. Stiamo vivendo una grande partecipazione a questa campagna elettorale e riceviamo non solo lamentele, ma anche proposte. Abbiamo bisogno di una struttura che possa dare la possibilità a tutti di dare un contributo. Inevitabilmente, dovremo poi affrontare i temi dell’estate, dalla viabilità, alle spiagge e riqualificazione del tessuto turistico del territorio, con un dialogo con la Soprintendenza.