Siamo stati lunedì mattina 12 agosto al Comune di Bacoli per esprimere di persona il sostegno e la solidarietà, umana e istituzionale, a Josi Gerardo Della Ragione, sindaco rieletto nel giugno scorso e colpito in modo vigliacco da minacce di morte il giorno prima del suo insediamento. L’occasione è stata utile per discutere sui primissimi mesi di attività dell’amministrazione, convinti che il miglior modo per rispondere ai tentativi di intimidazione criminale – oltre alla reazione civile e di massa – sia quello continuare a parlare delle cose fatte e da fare, con particolare riferimento ad alcune criticità della comunità bacolese, nel rispetto della vita democratica di un territorio.
REDAZIONE – Sindaco, l’amministrazione ha avviato azioni per il rispetto delle regole, divulgate anche attraverso i canali social, soprattutto per quanto riguarda il recupero delle morosità. Dove si sta intervenendo? E quali sono gli obiettivi?
JOSI DELLA RAGIONE – Partiamo da un dato: siamo la prima amministrazione politica nella storia di Bacoli che gestisce un Comune in dissesto. Partire dalla lotta alla grande evasione per noi è stato un obbligo. Voglio chiarire che l’imprenditoria di questa città si divide tra quella sana, che paga i tributi e ha lavoratori in regola e che ha il nostro rispetto, e altri che io preferisco definire “prenditori” di beni pubblici. Spesso parliamo di lidi balneari o di concessionari di beni del Centro Ittico campano e sono “prenditori” in quanto non solo usufruiscono di servizi pubblici come l’erogazione dell’acqua e la rimozione dei rifiuti senza pagare i tributi, ma usufruiscono anche di spazi comuni, come le spiagge, terreni o immobili, senza pagare i canoni di locazione o i canoni demaniali. Si tratta talvolta di cifre ridicole e imbarazzanti: 600 euro l’anno per un tratto di spiaggia anche abbastanza grande.
REDAZIONE – Quali sono i numeri dell’evasione tributaria a Bacoli?
JOSI DELLA RAGIONE – Nell’insieme le morosità raggiungono cifre molto importanti, che fanno la differenza su un bilancio comunale. Tanto per fare un esempio, c’è un lido in zona Miseno Miliscola che solo di Tari deve oltre 80 mila euro. Alcuni ristoranti tra acqua e Tari devono 700 – 800 mila euro. Il dato di insieme del 2018 ci dice che il Comune raggiunge una percentuale di riscossione per la Tari del 52%, per l’acqua il 38%. Attenzione, però, le percentuali sono sulla somma totale. Ciò vuol dire che non sono in tanti a non pagare, bensì che i pochi che non pagano devono molto. Tra questi, incredibilmente, i 3 lidi militari devono al Comune complessivamente oltre 30 mila euro, per acqua non pagata da 3 anni. E per dare un segnale forte abbiamo ordinato il distacco della fornitura e solo in quel momento sono venuti in Comune per regolarizzare. Questo esempio è indicativo di quanto fosse diventato normale, almeno per alcuni settori, non pagare i tributi. Se questo è il comportamento di chi rappresenta lo Stato, figuriamoci per tanti privati! Un’attività di ristorazione era giunta addirittura ad allacciare abusivamente la propria rete idrica, per cui abbiamo provveduto a sigilli e sequestri.
REDAZIONE – E’ possibile tracciare degli obiettivi di recupero dell’evasione?
JOSI DELLA RAGIONE – I risultati si vedranno chiaramente a medio e a lungo termine, ma era fondamentale dare un segnale subito, facendo non “i leoni con le pecore”, ma “i leoni con i leoni”, colpendo cioè i più forti, affinché possa essere da esempio per ogni cittadino e concessionario. E stiamo già avendo dei riscontri sotto il profilo economico e di liquidità di cassa. Il nostro obiettivo è riuscire entro fine 2020 / inizio 2021 a raggiungere il 70% di riscossione, come nel 2015/16. E in 3 anni raggiungere la cifra del 75 – 80%, ai livelli, cioè, precedenti alla “grande crisi economica” del 2009. Oltre al recupero dei debiti pregressi, dobbiamo poi vincere la sfida della riscossione ordinaria, quella corrente, e su questo ci stiamo confrontando con Comuni virtuosi, come la vicina Pozzuoli, anche formando i nostri uffici comunali per un’azione sistemica. Basti pensare che oggi a Bacoli non è esiste una banca dati in Comune! Ogni ufficio ha dati frammentari, ed è in questo caos, come accaduto in passato, che si annidano il clientelismo e i favoritismi. Tutta la nostra azione, inevitabilmente, rompe gli equilibri consolidati di un sistema incancrenito.
REDAZIONE – Veniamo, appunto, alle minacce ricevute. Può esserci un nesso?
JOSI DELLA RAGIONE – Come ho reso noto, il giorno prima della proclamazione ricevo una chiamata anonima con una minaccia di morte. Attenzione, non una minaccia generica, ma una frase esplicita: “farai la fine di Don Peppe Diana”. Io credo che questo riferimento al parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra il 19 marzo 94 sia una firma, un marchio di fabbrica. Ovviamente sono gli organi preposti a dover condurre le indagini, ma per quanto mi riguarda ho segnalato anche con la mia denuncia all’Arma dei Carabinieri che vanno attenzionati e analizzati determinati ambienti che hanno interessi economici sul territorio. Su tutto il territorio cittadino, ma in particolar modo lungo il litorale domitio-flegreo in via Spiagge romane, dove è forte la presenza di realtà imprenditoriali che non sono locali e dove il Comune ha poco controllo, per scarsità di mezzi, su ciò che accade. Chiedo quindi, da Sindaco, un’azione sinergica con le forze dell’ordine su quell’area.
REDAZIONE – Dal punto di vista normativo, con quali criticità opera un’amministrazione comunale per il rispetto delle regole?
JOSI DELLA RAGIONE – C’è una novità interessante, rappresentata da una direttiva nazionale ministeriale, che ci conferma che è possibile chiudere le attività che non pagano la Tari. In passato, i dubbi al riguardo non favorivano la firma dei funzionari preposti. Oggi, invece, vogliamo procedere all’approvazione di un apposito regolamento. Voglio precisare che l’idea del ripristino delle regole non va confusa con la legalità formale. L’obiettivo è una legalità giusta, non disgiunta appunto alla giustizia sociale. Ecco perché, da un lato, il nostro Comune mantiene le voci di bilancio relative ai servizi sociali, e dall’altro, non tolleriamo che chi guadagna milioni di euro non paghi i tributi locali.
REDAZIONE – Le irregolarità con cui fare i conti sul territorio non riguardano però solo il mancato pagamento dei tributi.
JOSI DELLA RAGIONE – Certo. Ad inizio del nuovo mandato, abbiamo fatto la camminata istituzionale in spiaggia lungo il litorale di Miseno – Miliscola, iniziativa che registrò il favore della gente presente, insieme alla capitaneria di Porto. In quell’occasione, anche gli ombrelloni sono arretrati, nel rispetto della legge, per garantire il libero passaggio sulla battigia e chi aveva realizzato steccati li ha rimossi. C’è l’esempio dello “Schiacchetiello” e Punta Pennata, dove ora una rete di boe indica il limite oltre il quale le barche da diporto non possono avvicinarsi alla riva. La nostra azione, dunque, non si limita al recupero economico delle morosità, ma anche al contrasto a fenomeni di appropriazione indebita di aree comuni.
REDAZIONE – Legalità e sviluppo, che linea seguirà quest’amministrazione sul Centro Ittico Campano?
JOSI DELLA RAGIONE – Ho tenuto per me la delega al Centro Ittico e sto studiando tutti i contratti in essere. Non escludo un cambiamento dello stato societario, sia in termini di direzione, sia di rientro della fase di liquidazione, grazie al fatto che finalmente sono stati accatastati i beni e quindi conosciamo con esattezza la percentuale di Imu che il CIC deve dare al Comune. Per queste aree non basta più avere qualcuno che mantenga la semplice contabilità, ma occorre un piano di sviluppo, di programmazione e di messa a reddito di ampio respiro. Sempre salvaguardando i due beni principali, che sono il Parco della Quarantena del Fusaro e il complesso “5 Lenze” di Miseno, secondo il principio che il privato può investire, ma è il pubblico a dettare la linea, anche con un’interazione con l’associazionismo, grazie al lavoro svolto dall’assessorato alla Partecipazione.
REDAZIONE – Il rispetto delle regole e il recupero del senso civico vanno insieme, soprattutto quando si parla di decoro urbano e di questioni ambientali.
JOSI DELLA RAGIONE – In effetti, abbiamo trovato una città sporchissima ed è stata la prima criticità su cui siamo intervenuti, grazie alla disponibilità della società Flegrea Lavoro e utilizzando strumenti e macchinari che già erano in dotazione al Comune. Da un lato, stiamo recuperando le emergenze, avviando pulizie straordinarie sulle strade e sulle piste ciclabili, come avvenuto pochi fa al lungolago Miseno. Dall’altro, stiamo avviando un sistema che renda “normale” un calendario di pulizia nelle varie aree, in modo che i cittadini, che stanno rispondendo con molto entusiasmo a queste azioni, possano conoscere dove e quando operai del Comune e dipendenti della Flegrea Lavoro vengono a pulire.
REDAZIONE – L’ambiente però resta la più grave emergenza dei tempi moderni, su ogni territorio …
JOSI DELLA RAGIONE – A Bacoli c’è da segnalare il lavoro già in campo sul risanamento dei laghi e sul sistema fognario. Il lago Fusaro soffre, come è noto, di un problema di mancata ossigenazione delle acque, con la conseguente formazione di alghe, mucillagine e fenomeni di putrefazione. Basti pensare che l’ultima volta che sono state ripulite le foci è stato nel 99-2000 (!). Su tre foci oggi ne funziona solo una, le altre due sono completamente insabbiate. Contiamo di concludere le attività di pulizia entro febbraio/marzo dell’anno prossimo. Per i laghi Miseno e Fusaro sono in programma anche lavori di completamento e recupero delle piste ciclabili con contestuale azioni su quei ristoratori che si sono “allargati” negli spazi. E poi ci sono i lavori, anche per quanto riguarda la città di Bacoli, che rientrano nel grande progetto “Campi Flegrei”, e che, una volta completati, ci auguriamo già dal prossimo dicembre, ci permetteranno di limitare gli scarichi di “troppo pieno” nel lago Fusaro e almeno attenuare il fenomeno degli allagamenti in occasione delle piogge, grazie a una rete fognaria più efficiente che impiega meno tempo a riassorbire le grosse quantità di acqua piovana.
L’incontro / intervista si conclude affermando un augurio e un principio ribadito dal Sindaco, condiviso con il vice sindaco Salvatore Illiano e con tutta l’amministrazione: “oggi tutta la città di Bacoli deve confrontarsi con un interesse che negli ultimi anni era andato a scemare e che si affianca agli interessi privati: quello pubblico”.
FOTO in alto di PAOLO VISONE