Siamo alle solite. Piove, si riempiono i canali che dovrebbero raccogliere solo acqua piovana e, invece, in mare finisce di tutto: sterpaglie, plastica, ma anche rifiuti ingombranti. Questa volta sulla spiaggia di Licola Mare, nel tratto che ricade sul Comune di Pozzuoli, sul campo c’è anche un materasso e carcasse di auto. Ne ha contate ben 15 Umberto Mercurio, residente del posto e cittadino da sempre in prima linea con tutto il comitato per contrastare la grave situazione ambientale e tutelare, anche con mezzi propri, la pulizia dell’arenile. Perchè si tratta di una vera e propria emergenza, più volte denunciata, ormai nota ai cittadini più sensibili dei Campi Flegrei, ma che viene sistematicamente ignorata, nei fatti, dalle Istituzioni a tutti i livelli. E Mercurio – come si può ascoltare dalla sua diretta facebook andata in onda nel pomeriggio di oggi, domenica 3 novembre – ne ha per tutti: Ministro Costa, Regione Campania, Città Metropolitana e sindaci dei Comuni attraversati dal canale denominato “Alveo dei Camaldoli”, a partire da quello di Napoli.
Il circolo vizioso è semplice a comprendersi: il canale non è controllato, gli incivili scaricano i loro rifiuti, il sospetto che lo facciano anche alcune realtà industriali è grande, e il danno ricade sull’ambiente e su chi vive sulla costa. Perchè la natura ha sempre un sistema infallibile per restiuire all’uomo ciò che l’uomo produce, in questo caso con le onde del mare. “Basterebbe mettere le griglie e pulirle“, è il grido di dolore lanciato ancora una volta dalla spiaggia di Licola Mare. Tra un cimitero di auto e 1 km di rifiuti che nelle prossime ore potrà crescere ancora. Prima dell’ennesimo intervento da parte dei volontari dell’associazionismo locale, il cui impegno, tuttavia, non può e non deve sostiuirsi agli obblighi dello Stato.