In merito a quanto accaduto alla foce del canale Agnena, sul litorale domitio, tra i Comuni di Castel Volturno e Mondragone, è intervenuto oggi il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Ecco il suo comunicato integrale, dal quale emergono due notizie: la decisione da parte dell’autorità giudiziaria di segretare le indagini e l’accertamento, per ora, che lo sversamento è durato tre giorni, dal 4 al 7 maggio.
LE DICHIARAZIONI DI BONAVITACOLA – “Ho ricevuto questa mattina comunicazione da Arpac che i risultati delle indagini microbiologiche e chimiche effettuate presso la foce del torrente, dopo il grave inquinamento dei giorni scorsi, sono state sottoposte a segretazione dall’Autorita’ Giudiziaria, a seguito dell’apertura di un apposito fascicolo d’indagine.
Pur comprendendo l’attesa generale per conoscere elementi utili a comprendere l’accaduto, occorre rispettare le decisioni della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che prontamente ha avviato le indagini sul gravissimo inquinamento. L’accertamento delle responsabilità e l’ individuazione degli autori sono, in questo momento, di primario interesse su tutto.
Nel frattempo ho chiesto a Sma Campania di comparare le foto eseguite con i droni con immagini satellitari dello stesso sito nei giorni precedenti l’accertamento dello sversamento. E’ in corso su questo l’approntamento di uno specifico dossier cronologico. Posso anticipare che sulla base delle prime vedute della documentazione satellitare si ricava che l’immissione ha avuto inizio il 4 maggio fino a sostanzialmente esaurirsi il 7 maggio successivo. Il dossier completo sarà visionabile sul sito di Sma Campania a partire da lunedì prossimo, 11 maggio 2020.
L’attivazione di un puntuale e metodico sistema di monitoraggio dovrà consentire per il futuro di rilevare con pronta tempestività fenomeni di assoluta e ingiustificabile gravità come quello che si è verificato alla foce dell’Agnena”.