Dopo la violentissima rissa avvenuta nella serata di sabato 3 ottobre in piazza a mare, che ha coinvolto decine di giovani appartenenti a due “gruppi” diversi, oggi sono arrivate le reazioni istituzionali. Il sindaco Vincenzo Figliolia ha annunciato: “dopo questo grave episodio da domani (lunedì 5 ottobre) disporrò la chiusura di piazza a Mare, anticipando il provvedimento che avevo già intenzione di adottare tra le misure per contrastare la diffusione del covid. Trovo veramente inaudito che in un periodo come quello che stiamo vivendo per l’emergenza sanitaria ci siano bande di balordi, tra cui minorenni, che trovino il modo per fare sfoggio della loro violenza determinando apprensione e paura nella nostra comunità.” Il primo cittadino comunica inoltre che “ci sono già delle persone identificate, grazie al lavoro dei nostri agenti di polizia municipale e dei carabinieri e alla collaborazione di alcuni cittadini. La rissa è stata immortalata dalle nostre telecamere di videosorveglianza e ci sono ancora indagini in corso, ma mi auguro che per i responsabili ci siano punizioni esemplari. Non permetteremo che un gruppo di delinquenti e balordi possano macchiare il volto della nostra città.“
Sui social in queste ore non mancano le critiche al provvedimento, che punisce in modo indiscriminato tutti i cittadini e sottrae alla comunità uno spazio pubblico, misura che può rivelarsi controproducente anche in relazione a possibili assembramenti.
In giornata è intervenuta sul proprio profilo social anche la consigliera comunale Marzia Del Vaglio, che ha la delega alle politiche giovanili, secondo cui “È opportuno che tutti si facciano carico di questa necessità, che anche la Prefettura dimostri di aver compreso la gravità di quanto opportunamente segnalato dal Sindaco negli ultimi mesi. Detto questo, però, non è possibile immaginare di rispondere a un’emergenza sociale con la sola forza. Se pensiamo di poter recuperare una generazione solo con le telecamere, stiamo sbagliando qualcosa. Occorrono spazi, servizi sociali, vicinanza, scuola, famiglia. Perché quando si discorre di chiusura delle scuole, si dimentica che si sta togliendo a questi ragazzi la palestra più grande per confrontarsi e fare rete, formarsi e dare forma a un futuro diverso da questo.” La consigliera evidenzia, inoltre, che “A Pozzuoli – strano ma vero – esiste un osservatorio della legalitá che dovrebbe servire anche a questo: a essere presenza, studio, rete. Forse è il caso che finalmente dimostri di servire a qualcosa. Chiederemo la convocazione in via ufficiale.”