Dopo la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021, in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, firmato il nuovo DPCM (Decreto Consiglio dei Ministri) dal Ministro del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Dal 14 ottobre al 13 novembre nuove regole da rispettare.
LE NUOVE MISURE – Mascherine: obbligatorio averle sempre con sé e di indossarle nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti luoghi all’aperto, con esclusione dei predetti obblighi per i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e per i bambini di età inferiore ai 6 anni. Fortemente raccomandato l’uso in casa se presenti persone non conviventi.
Sport e Spettacoli: vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale (es. calcetto, basket). Negli stadi è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi. Medesime condizioni anche per assistere agli spettacoli (es. cinema e concerti).
Feste private: sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. Sono consentite le cerimonie civili o religiose con la partecipazione massima di 30 persone, nel rispetto delle normative anticovid (distanziamento sociale e mascherine). Con riguardo alle abitazioni private è fortemente raccomandato di evitare feste, nonché di evitare di ricevere persone non conviventi di un numero superiore a 6.
Musei e luoghi di cultura: devono garantire modalità di fruizione contingentata o comunque tali da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra di loro di almeno un metro.
Attività didattiche e culturali: sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.
Ospedali e RSA: vietato agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e del pronto soccorso, salve specifiche indicazioni del personale sanitario preposto. l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
Attività dei servizi di ristorazione: (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo e sino alle ore 21.00 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le ore 21 e fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Chiuse le discoteche e sale da ballo.
Resta da sciogliere il nodo dei trasporti. La capienza massima dell’80%, stabilita dalle linee guida del trasporto pubblico, non è sufficiente a garantire il rispetto delle misure anticovid. Allarmanti, inoltre, sono gli assembramenti alle fermate dei bus, tram e metro. “E’ una situazione sicuramente critica quella dei trasporti perché al di là degli sforzi del contingentamento è chiaro che ci sono momenti di affollamento. Dobbiamo evitarli, continueremo a monitorare la situazione e a investire per garantire la sicurezza”, dichiara in conferenza stampa il Premier Conte.
A cura di Vania Cuomo