Le scuole riaprono. L’Istituto superiore Tassinari di Pozzuoli, no. Lasciando senza aule circa 800 studenti e 200 lavoratori tra insegnanti e corpo non docente. Una vicenda quasi paradossale, le cui prime segnalazioni da parte di genitori e docenti risalgono a qualche mese fa. Lo scorso 23 dicembre il contratto di locazione è scaduto (la struttura è di proprietà di un privato), ma la Città Metropolitana di Napoli ha posto il veto sul rinnovo del contratto di affitto per presunte criticità relative alle norme antisismiche.
Sulla vicenda è intervenuto oggi il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, con un lungo comunicato. “Apprendiamo con estrema meraviglia che, in un periodo particolarmente complesso come quello attuale, la Città Metropolitana ha deciso di non consentire l’apertura dell’I.S.I.S. Tassinari per il venir meno delle caratteristiche di sicurezza sismica dei quattro edifici che costituiscono il plesso scolastico. Questo improvviso provvedimento ha fortemente penalizzato i tantissimi allievi che vedevano come un miraggio il rientro nelle aule dove da decenni si svolgeva regolarmente l’attività scolastica e che solo oggi (?) si scopre essere, a dire dei funzionari tecnici della Città Metropolitana, irrimediabilmente non idonei. Oggi, improvvisamente, il solerte ufficio tecnico della Città Metropolitana scopre che questi edifici non sono idonei sismicamente nonostante siano già stati programmati i lavori di adeguamento e sia stato espresso il parere positivo del Genio Civile per due edifici e si è in procinto di completare l’iter anche per i rimanenti due. L’Amministrazione comunale di Pozzuoli è sempre molto attenta agli aspetti della sicurezza ed in particolare a quella sismica dell’edilizia scolastica, mai accetterebbe di mettere a rischio i propri ragazzi! – ha aggiunto il primo cittadino – Contestualmente valuta assolutamente intempestiva e senza programmazione questa decisione della Città Metropolitana, che dopo anni di trascuratezza emerge improvvisamente nel peggior momento possibile ed in assenza di una soluzione alternativa”.
Il Sindaco di Pozzuoli, fiducioso del corretto operato dei tecnici e consulenti scientifici impegnati nella valutazione e progettazione dell’adeguamento/miglioramento sismico degli edifici, e nell’esclusivo interesse dei tanti alunni coinvolti, si augura che “si possa trovare nell’immediato una ragionevole soluzione che, nel rispetto delle norme tecniche, consenta una riapertura dell’I.S.I.S. Tassinari”.
A tal fine il Sindaco conferma la disponibilità personale ad un confronto istituzionale con le parti coinvolte e con i tecnici per favorire una soluzione rapida e sicura. Una disponibilità che oltretutto è stata già manifestata qualche giorno fa nei confronti della Città Metropolitana con l’approvazione di una delibera di giunta con la quale è stato dato in comodato d’uso gratuito per trent’anni un immobile di via Umberto Saba a Monterusciello per destinarlo al liceo scientifico Majorana. E che potrebbe continuare con la programmazione della costruzione di un nuovo edificio scolastico nel terreno che si trova proprio accanto al liceo Maiorana di proprietà dell’ex Provincia di Napoli e dove potrebbe essere ospitato lo stesso I.S.I.S. Tassinari.
Domani mattina, intanto, è previsto un sit in di protesta fuori l’edificio interdetto in Via Fasano, a partire dalle 8.00, su iniziativa dei docenti che si alterneranno all’esterno della struttura, fuori dall’orario di servizio, per non arrecare pregiudizio alla continuità didattica e non creare assembramenti.
Il Caso Tassinari, risultato di anni di politiche per l’edilizia scolastica che hanno preferito l’opzione di fittare edifici privati anziché investire con decisione su strutture pubbliche, oltre ad arrecare un grave danno al diritto allo studio per una così ampia platea di studenti, impone un atto di chiarezza da parte delle Istituzioni competenti. Anche sulla circostanza, riportata dal quotidiano on line Cronaca Flegrea, secondo cui la proprietà in questo caso avrebbe dato la disponibilità ad eseguire dei lavori per risolvere le criticità, presentando anche un progetto, che però la Città metropolitana ha bocciato.