La giunta Manzoni ha chiesto alla Città metropolitana un finanziamento di 55 mila euro per realizzare una biblioteca e un’aula studio nei locali pubblici abbandonati in via Capuana.
L’occasione è data da apposito avviso pubblico dall’Ente metropolitano “per la realizzazione e/o riqualificazione ed ammodernamento dei “luoghi della cultura”, con l’obiettivo di potenziare e migliorare la fruibilità e accrescere la divulgazione … ”. Per la richiesta del finanziamento è stato redatto un apposito progetto, denominato “Riattivazione dei locali in via Capuana per la realizzazione di una biblioteca – aula studio comunale”. La finalità dell’intervento è di riqualificare alcuni locali comunali ad oggi inutilizzati che si trovano nel cuore dell’area residenziale popolare di Monterusciello, di fronte la sede degli ambulatori Asl. Dalla relazione del progetto si legge che “il fabbricato si presentata in discreto stato manutentivo per quanto concerne le finiture, gli infissi e gli impianti, ma risultano evidenti i segni del mancato utilizzo, per cui i locali necessitano di una profonda pulizia e sanificazione.” Previsto, tra l’altro, l’istallazione di un nuovo ascensore per eliminare le barriere architettoniche e l’abbattimento delle pareti nel corpo centrale per creare un unico ambiente sala lettura / aula studio.
La scelta della giunta Manzoni, formalizzata con delibera comunale, è apprezzabile sotto diversi punti di vista, poiché insiste nel progettare interventi di riqualificazione urbana nel megaquartiere nato dopo la crisi bradisismica degli anni 83/84, e si propone di creare un luogo pubblico di aggregazione socio-culturale, in favore di una generazione per la quale è auspicabile il ritorno alla condivisione di spazi e momenti “in presenza”. Nell’augurarsi che il Comune ottenga il finanziamento, emergono anche due considerazioni. La prima è che, vista l’entità relativamente modesta dei costi quantificati, si valuti la realizzazione del progetto in un prossimo futuro a prescindere dall’esito dell’avviso pubblico della Città metropolitana. La seconda riguarda più in generale le politiche culturali da mettere in campo a livello cittadino: considerando le criticità già esistenti per l’apertura e la piena valorizzazione della biblioteca / aula studio di Palazzo Toledo (GUARDA IL VIDEO), un nuovo spazio in altra zona della città va inteso come assolutamente aggiuntivo, e mai sostitutivo, di quello già esistente, e la sua progettazione implica fin da adesso di trovare soluzioni e impiegare risorse umane per garantirne l’adeguata apertura al pubblico.