Iniziativa del Pd di Bacoli su Villa Ferretti: un posto incantevole alle pendici del castello di Baia, un nome che continua a pesare nelle vicende amministrative della città flegrea, ma soprattutto, un bene confiscato alla camorra e ancora non restituito ai cittadini.
LA STORIA – Sequestrata nel 1995 a Giuseppe Costagliola legato al locale clan Pariante è passata nel 2003 al comune (provvedimento prot. 38145 del 24/10/2013 dell’Agenzia del Demanio, Direzione generale dei beni confiscati). Oggi Villa Ferretti è divenuta da simbolo della lotta alla camorra, che ha coinvolto diverse forze politiche e associazionistiche del territorio, “a ricetto fatiscente dell’incapacità dei diversi Centro-destra (Coppola I, Stasi, Coppola II, l’attuale Schiano) anche solo a manutenere questo inestimabile patrimonio locale.” – secondo quanto denunciano i rappresentanti del Pd locale, all’opposizione della Giunta guidata dal Sindaco Ermanno Schiano.
“IL VILE SCENARIO” – Struttura decadente, impianti elettrico e di rete da rifare, infissi inutilizzabili, intonaci scoppiati, sistemi di protezione esterni distrutti, questa la denuncia diffusa con un comunicato a mezzo web. Dopo oltre dieci anni il complesso è ancora, oggettivamente, chiuso al pubblico “dopo i clamorosi fallimenti di diversi tentativi d’uso da parte dell’attuale Amministrazione – continua il comunicato del Pd diffuso a mezzo web sul blog Bacoli 2.0. “Dal fantomatico progetto “Villa Ferretti: la villa del mare, un cammino verso l’integrazione” (delibera giunta comunale n. 30 del 18/02/2011) al mai aperto “sportello anti-racket ed anti-usura” (delibera giunta comunale n. 01 del 03/01/2013). Ad oggi il degrado ha superato il limite, con il rischio che il complesso venga tolto al comune per palese mala gestione visto lo sperpero di ingenti fondi pubblici utilizzati per una struttura ora del tutto abbandonata: 2 milioni di euro, progetto “Villa Ferretti – restauro e valorizzazione della Villa” POR Campania 2000-6; 300 mila euro, progetto “Villa Ferretti – Casa del mare – completamento arredi, servizi, pontili” PIRAP Campania 2007-16; 2 milioni di euro, progetto “Parco di Villa Ferretti”, finanziamenti regionali (L. 1/2009); 200 mila euro, progetto “Villa Ferretti – opere di protezione” Piano Strategico di valorizzazione dei beni culturali nell’ambito dei FESR Campania 2007-13.”
L’INVITO AD ANTONIO AMATO – Nonostante l’approvazione di un regolamento sui beni confiscati risalga all’aprile 2013, questo provvedimento, votato all’unanimità, finora è rimasto inapplicato. Martedì prossimo, 14 gennaio, dovrebbe tenersi un sopralluogo sul posto con la presenza del deputato regionale Antonio Amato in qualità di presidente della Commissione per i beni confiscati della regione Campania. L’intento del Pd bacolese, che ne ha dato l’annuncio dopo aver contattato Amato, è che quest’ultimo possa riferire della situazione, se necessario, alla magistratura penale e contabile.