Gli eventi natalizi a Pozzuoli si sono conclusi da circa una settimana. La rassegna “Natale 2013, luci… suoni e solidarietà” (dal 6 dicembre al 6 gennaio) ha visto il coinvolgimento di molte realtà associative locali e di una buona parte di pubblico. Ha rappresentato, oggettivamente e per il secondo anno consecutivo, qualcosa che a Pozzuoli prima non c’era. E’ stata apprezzata da molti cittadini e ha fatto anche discutere. Senza cadere nella retorica trappola del “giudizio a posteriori” dato con occhi esterni, pensiamo sia giusto e positivo che si apra un dibattito costruttivo su come migliorare in futuro questo tipo di eventi, finalmente promossi dall’amministrazione comunale, non solo in occasione delle feste natalizie.
1) SCELTA DEI SINGOLI EVENTI – La scelta dell’amministrazione comunale di raccogliere le idee e le disponibilità delle associazioni e dei comitati disponibili in città ha pagato in termini quantitativi, ma promuovere l’organizzazione delle rassegne con manifesti pubblici che invitino le associazioni, i comitati o chiunque abbia un idea da realizzare a proporsi all’amministrazione, consentirebbe di superare la metodologia del contatto diretto con singoli assessori o consiglieri, ferma restando la disponibilità dimostrata da questi ultimi in occasione di Natale. In questo modo non solo nessuno si sentirebbe escluso, ma il bacino di idee sarebbe più largo, a beneficio della qualità della rassegna.
2) COORDINAMENTO TRA COMUNE ED ALTRI ENTI PUBBLICI O PRIVATI – Alcuni eventi hanno sofferto problemi organizzativi – che hanno avuto talvolta conseguenze negative sulla loro riuscita – che potevano essere superati con un maggior coordinamento. Spesso, è bene ricordarlo, il Comune di Pozzuoli deve fare necessariamente riferimento ad altri Enti pubblici (è il caso della Soprintendenza) o a soggetti privati (Consorzio Rione Terra) anche quando deve disporre di autorizzazioni sul proprio territorio. Una cabina di regia con responsabilità ufficialmente attribuite e che non lasci spazio all’improvvisazione potrebbe aiutare ad evitare episodi spiacevoli come la mancanza di sufficiente corrente elettrica nei giardinetti adiacenti al Tempio di Serapide o il divieto di accendere l’atteso “cippo di Natale” nel largo di Palazzo Migliaresi al Rione Terra.
3) PIANIFICAZIONE E PROMOZIONE DELLE RASSEGNE – Eventi che hanno non solo la finalità di intrattenere i cittadini puteolani, ma anche l’ambizione di attrarre visitatori “esterni”, vanno pianificati con anticipo e vanno definite meglio le loro caratteristiche, affinché si distinguano ed emergano nel panorama napoletano e campano. Queste rassegne possono essere progettate con maggiore anticipo ed organicità, in modo da poter decidere, legittimamente, se puntare di più sul “fare cultura” o sul “fare movida” e capire se e come tenere insieme una sfilata di moda con un monologo teatrale. Non è questione da poco, se tra gli obbiettivi dichiarati ci sono anche la promozione del territorio coerentemente con i soldi spesi e incentivare gli acquisti per aiutare l’economia locale, a partire dal settore del piccolo commercio. Il rischio, in caso contrario, è “fare male i calcoli” redistribuendo solo la “domanda interna” dei consumi dei cittadini puteolani senza benefici per i negozianti del Centro storico e ritrovandosi anche le casette di legno – spostate in corso d’opera in villa comunale – non sempre occupate da venditori e comunque produttive di incassi inferiori a quanto sperato.