FOTO DI PAOLO VISONE
Oggi, in occasione del 1 maggio, molti monumenti e luoghi di interesse archeologico sono stati aperti per iniziativa del Ministero dei Beni Culturali, che ne ha garantito l’ingresso gratuito. Anche nei Campi Flegrei, già in mattinata sono stati molti i turisti e i cittadini che hanno usufruito di questa opportunità nei siti più importanti come l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli o il Museo archeologico presso il Castello di Baia.
Purtroppo, però, il territorio flegreo soffre i problemi e le criticità strutturali legate al patrimonio storico e archeologico e a ricordalo sono queste immagini “catturate” fuori l’ingresso dello Stadio di Antonino Pio, che resta chiuso, oggi come negli altri giorni. Scene come queste per fortuna da circa un anno non si ripetono più all’Anfiteatro, grazie alla presenza di alcuni dipendenti comunali di Pozzuoli che sopperiscono alla mancanza di personale della Soprintendenza, dopo la stipula del Protocollo di intesa tra Comune, Soprintendenza e Regione Campania. L’accordo, firmato il 4 aprile 2013 e della durata di un anno, ha trovato applicazione solo in parte, poiché prevedeva la possibilità di prenotare visite anche all’Antonino Pio e al Macellum (Tempio di Serapide). Prorogato per un mese, oggi non risulta ancora rinnovato (e magari esteso) in via ufficiale e definitiva, nonostante la piena disponibilità espressa in tal senso dalla Giunta comunale di Pozzuoli. Cosa si aspetta? Chi e perché non collabora a rafforzare questa innovativa soluzione ai “cancelli chiusi”? Su questa vicenda tutti gli Enti coinvolti sono chiamati ad una trasparente assunzione di responsabilità, se davvero i Campi Flegrei vogliono evolversi in quella “città dell’accoglienza”, basata innanzitutto sulla cultura.