FOTO DI PAOLO VISONE
Questa mattina, mercoledì 6 agosto, si è tenuto un nuovo sopralluogo da parte della Commissione regionale dei beni confiscati, presieduta dal consigliere Antonio Amato, al complesso di Villa Ferretti ai piedi del Castello di Baia, bene confiscato alla camorra nel 1995 e non ancora consegnato al Comune di Bacoli e alla comunità, dopo anni di lavori pubblici.
Alla verifica erano presenti commissari regionali, i direttori dei lavori, diversi consiglieri comunali d’opposizione e attivisti locali dei partiti di centrosinistra (Pd e Sel). A rappresentare l’amministrazione comunale di Bacoli c’era il vicesindaco Michele Massa, oltre al RUP del Comune Geometra Della Ragione. Quest’ultimo ha fatto il punto della situazione sullo stato dei lavori, sottolineando che “la riverniciatura della Villa dovrebbe completarsi a fine agosto, mentre il sottostante livello della Villa è seriamente compromesso dalle mareggiate”. Riferendosi all’area esterna (che vede un progetto, finanziamenti e una ditta diversa) pare che “sia completa all’80 %, ma bisogna fare i conti con i ritardi nei pagamenti da parte della Regione che dopo gli iniziali 700 mila euro di aprile, non ha versato ulteriori rate” costringendo anche il Comune ad anticipare circa 300mila euro alla ditta.
Al momento, dunque, seppure i lavori non sono interrotti ma procedono a rilento, la situazione rischia di impantanarsi. Non solo i finanziamenti pubblici già previsti vengono erogati a singhiozzo dalla Regione, ma nessuno tra i dirigenti e i tecnici del Comune sembra che al momento possa garantire l’agibilità della Villa a conclusione degli stessi, e la successiva consegna, a causa di “criticità strutturali” come l’adiacenza al mare (!).
GLI IMPEGNI – Anche a tal proposito, il presidente Amato si è impegnato per settembre a promuovere un incontro con l’assessore ai lavori pubblici ed i responsabili dei finanziamenti europei, e convocare una conferenza dei servizi con la Sovrintendenza per la realizzazione di “opere a mare” a protezione della Villa, partendo da un progetto già presentato nel 2012.
In una nota successiva al sopralluogo il PD di Bacoli ribadisce che “continuerà a fare pressione presso Comune e Regione affinché quanto prima il complesso di Villa Ferretti venga reso fruibile, anche “aprendolo” area per area (prima gli esterni, poi il primo piano, ecc) avvallando l’esperienza dell’adiacente spiaggetta, utilizzata da un crescente numero di cittadini.”
INCOGNITA SULLA GESTIONE – Rimane inevaso, almeno per ora, l’aspetto della gestione del bene. Sarebbe un grave errore rimandare la discussione in proposito al momento successivo al termine dei lavori e alla consegna. Ci chiediamo: i progetti già approvati dal Comune (Università del mare e sportello antiracket) sono sufficienti a riempire le stanze del bene di Villa Ferretti? L’unica cosa certa è che alla consegna degli ambienti del complesso deve seguire l’immediato utilizzo per creare lavoro e sviluppo socio-culturale sul nostro territorio. Solo la piena fruizione da parte dei cittadini e l’uso sociale da parte dei giovani, infatti, potrà impedire che Villa Ferretti venga nuovamente abbandonata e che sia vinta la battaglia della legalità sull’arbitrio ed il ricatto della camorra.
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