Si chiama Roberta Ranieri, studentessa di Bacoli, prossima alla laurea in cultura e amministrazione dei beni culturali alla Federico II. Ha deciso di condividere i risultati dei suoi studi offrendo a titolo gratuito pannelli istallati presso l’Oasi naturalistica del Montenuovo, dotati di “smart guide”. Su di essi c’è un codice (q-r- code) che può essere letto dai cellulari di nuova generazione con un semplice scatto fotografico e l’ausilio di applicazioni facilmente scaricabili e gratuite. In questo modo il visitatore si collega direttamente a video e contenuti caricati su uno specifico canale Youtube. Un modo per accompagnare l’escursionista nella storia e nelle caratteristiche del Montenuovo, il più recente dei campi Flegrei, nato in pochi giorni a seguito dell’eruzione del 1538 che distrusse il villaggio di Tripergole e ricoprì gran parte dell’allora ben più esteso lago Lucrino.
“E’ un progetto realizzato in collaborazione con il prof Filippo Barattolo, del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’ambiente e delle risorse dell’Università Federico II; un esempio di valorizzazione di un sito geologico” – spiega all’ingresso dell’Oasi del Monetenuovo Roberta Ranieri, in occasione dell’inaugurazione del percorso avvenuta pochi giorni fa, martedì 30 settembre. I pannelli posizionati lungo il percorso dell’Oasi sono tre, come i video caricati su youtube e da lei realizzati: “Geologia del Montenuovo”, guida sugli affioramenti e sulle fasi delle eruzioni; “Cronaca di un’eruzione”, che descrive l’evento eruttivo attraverso il racconto di Simone Porzio, filosofo del 500 napoletano; “Campi flegrei”; una rassegna geologica e storica del territorio, nel quale è posta l’attenzione anche sugli intellettuali che qui hanno sviluppato le loro teorie.
“Questi pannelli resteranno al Montenuovo, con la speranza che questo progetto possa avere un prosieguo – precisa Roberta, che esprime parole di ringraziamento per chi ha collaborato o contribuito, anche indirettamente, al progetto. “La grafica è stata curata da Francesca Tortora, mentre l’agronomo Antimo Petito mi ha aiutato a reperire molte informazioni. Ringrazio tutti i funzionari e i dirigenti pubblici dell’Oasi, Chiara Mele, Vincenzo Marotta e Attilio Iaccarino responsabile dell’ufficio giardini, oltre all’amministrazione di Pozzuoli che ha dato il patrocinio.
“E’ un progetto che va nell’interesse della città” – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente del Comune di Pozzuoli Franco Cammino, presente al brindisi augurale di inaugurazione. che ha aggiunto: “possiamo pensare di estendere questo tipo di iniziative anche ad altri siti naturalistici della città e da parte nostra non faremo mancare il patrocinio dell’amministrazione”.
L’iniziativa assume particolare valore poiché dimostra il giusto interesse che merita un luogo come il Montenuovo, sito di enorme pregio storico e naturalistico, tenuto aperto e fruibile grazie all’impegno del Comune di Pozzuoli, che tuttavia soffre da un punto di vista ambientale. Dopo l’ultimo incendio dell’estate del 2012 brucia ancora di più l’occasione mancata di riforestalizzare l’area con le piante di lecceta con un finanziamento di 200mila euro, andato perso per problemi burocratici nella relativa richiesta dei fondi Pirap.