Dal 1° gennaio 2015, la struttura tariffaria del trasporto pubblico in Campania cambia completamente, come si apprende dal sito ufficiale del Consorzio Unico, che riunisce le 9 aziende del trasporto pubblico campano – AIR, AMTS, ANM, CTP, CTI/ATI, CSTP, EAV, SITA e TRENITALIA – e che comprende di fatto il 100% del trasporto regionale su ferro e il 78% di quella su gomma.
Innanzitutto si ritorna ai titoli aziendali: ogni azienda avrà i propri biglietti e i propri abbonamenti, utilizzabili su qualunque mezzo di quella singola Azienda. Resta al viaggiatore la scelta se acquistare questi biglietti o i titoli integrati (nella nuova denominazione, TIC: Ticket integrati Campania) che consentiranno – come accadeva con UNICO – di utilizzare qualunque mezzo, anche se appartenente ad Aziende diverse. A queste tipologie di titoli di viaggio si aggiunge il biglietto di corsa singola con cui l’utente può effettuare un singolo spostamento utilizzando un solo mezzo di una sola azienda di trasporto.
Fin qui, tutto interessante. Scorrendo velocemente il nuovo tariffario 2015 (foto in basso) o procedendo alle simulazioni sul sito del Consorzio unico cominciano le brutte sorprese: muoversi dall’area flegrea verso Napoli con i biglietti “Unico” diventa più caro. I Comuni di Pozzuoli e Quarto rientrano nella fascia NA2, per cui la corsa aziendale, con biglietto valido per un singolo spostamento con un solo mezzo di una sola azienda di trasporto, costerà 2 euro; il biglietto orario, valido 120 minuti a partire dalla prima convalida, che consente di utilizzare una o più aziende di trasporto, sale a 2,50; Per i cittadini di Bacoli e Monte di Procida, che rientrano nella fascia NA3, i costi sono più alti: 2.60 per la cora singola e 3.20 per il biglietto di 120 minuti.
I cittadini possono verificare in modo più preciso sul sito sopraindicato le tariffe di Unico relative agli abbonamenti e trarne le conseguenze. In attesa di conoscere nel dettaglio anche i costi applicati a livello aziendale da Trenitalia e dalla Eav, (auspicabilmente più bassi per chi si sposta con Metro, Cumana e Circumflegrea), il rischio è che lavoratori pendolari, viaggiatori occasionali e studenti saranno ulteriormente penalizzati da un sistema di trasporto pubblico che oltre ad essere inefficiente nel servizio diventa sempre più caro, dopo anni di spesa pubblica concentrata in nuove stazioni senza preoccuparsi di risolvere alla radice i problemi e le criticità di malagestione delle aziende locali in rosso.