Giovedì 8 settembre, presso il Municipio di Monte Di Procida, abbiamo incontrato il sindaco Giuseppe Pugliese per un confronto su alcune tematiche riguardanti il Monte Di Procida e non solo, in modo da comprendere il livello di collaborazione con i Comuni limitrofi e i progetti che potenzino l’intera area flegrea.
Red – Sindaco, partiamo dalla questione relativa all’inquinamento marino e alla riqualificazione ambientale. A fine agosto c’è stato un incontro tra i sindaci della zona flegrea. Qual è il lavoro che state conducendo?
P – L’ottica è quella di lavorare in sinergia con gli altri Comuni perchè questa è una problematica che coinvolge tutti e non ha confini geografici precisi. In un primo momento abbiamo pensato che il primo responsabile fosse il depuratore di Cuma, ma grazie ai rilievi della stazione spaziale ISS, che fornisce fotografie in alta definizione, abbiamo un quadro continuamente aggiornato ed è stato possibile individuare anche l’alveo dei Camaldoli, dove probabilmente ci sono scarichi industriali, e i Regi lagni. In questo contesto si è deciso di coinvolgere anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha mostrato sin da subito partecipazione e disponibilità, con quell’incontro che per ragioni simboliche si è tenuto qui a Monte di Procida.
Red – E concretamente un Comune, da un punto di vista tecnico, come può organizzarsi per evitare questi abusi?
P – Bisogna fare innanzitutto un’analisi di tutti gli scarichi a mare, lavorare in sinergia per comprendere effettivamente dove stanno le colpe e ogni Comune deve farsi carico di una serie di attività di indagine, che siano consequenziali, in modo di poter effettuare al prossimo incontro un rendiconto di ciò che è stato fatto. Nell’incontro ad agosto abbiamo sottoscritto un documento che è stato firmato da tutti i sindaci presenti.
Red – In quel documento si faceva un esplicito invito al presidente della Regione De Luca
P – Si. Abbiamo inviato una lettera comune a De Luca, espressione a mio avviso di forza politica, in quanto un atto con la firma di tutti i sindaci rivieraschi flegrei è un atto di un’importanza rilevante. Non abbiamo ancora avuto modo di incontrare De Luca in un incontro ufficiale, ma siamo riusciti a far comprendere l’importanza dei Campi Flegrei, che sono una delle aree a più alto potenziale di sviluppo. E non è stato l’unico esempio di unità politico-istituzionale dei Campi Flegrei, basti pensare al voto compatto e omogeneo che come sindaci abbiamo dato al Sindaco di Afragola Domenico Tuccillo, in occasione della recente elezione alla carica di Presidente dell’Anci Campania (Associazione Nazionale dei Comuni di Italia).
Red – Passiamo ai trasporti, ci sono delle novità relative sia alle tariffe sia ai disservzi?
P – C’è stato un incontro con De Gregorio, subito dopo la sua nomina a commissario Eav, a cui era presente anche il sindaco di Bacoli e siamo stati molto decisi nel fare presente le criticità che vivono i territori di Bacoli e Monte Di Procida e le lamentele degli stessi cittadini, sia per quanto riguarda il trasporto su ferro che quello su gomma. In particolare abbiamo segnalato che deve esserci l’arretramento della stazione di Torregaveta, di cui non sapeva nulla. Abbiamo evidenziato soprattutto che Monte Di Procida è isolata, a causa dei lavori di via Torregaveta che hanno causato un restringimento della carreggiata, per cui i pulman che prima, anche se in maniera saltuaria, utilizzavano quel percorso oggi non possono più farlo e possiamo contare solo su un servizio di navetta. Il mio obiettivo inoltre è quello di collegare il porto di Acquamorta anche nel periodo invernale. In passato abbiamo avuto tentativi fallimentari, poichè mentre i montesi continuavano anche in inverno a recarsi a Procida, i procidani erano frenati perchè una volta giunti ad Acquamorta c’era difficoltà nel raggiungere la cumana. Quindi ho insistito affinchè ci fosse un collegamento tramite navetta che da Acquamorta arrivasse a Torregaveta, che dovrebbe essere assicurato già dai prossimi mesi e si affianca al sistema di navetta già presente. Già quest’estate inoltre ci siamo impegnati per rendere il trasporto più fruibile creando un linea interna.
Red – Quest’ultimo aspetto ci sembra un aspetto da approfondire. Cosa intendiamo per linea interna?
P – Abbiamo dato una concessione diretta ad un privato, dopo aver chiesto il permesso alla Regione per poter agire in autonomia. La nostra ambizione è fare turismo, ma senza un sistema di trasporti quantomeno decente è impossibile. Per di più Acquamorta è già povera di parcheggi, se non riusciamo ad arrivarci nemmeno con i mezzi pubblici, rischiamo di soffocarla di auto. Abbiamo deciso così di istituire queste due navette; una collegava Cappella, passando prima per Miliscola; un’altra arrivava a Torregaveta, mantenendo il prezzo del biglietto molto basso per incentivare le persone ad usufruirne e registrando quindi per l’ente costi di una certa entità durante il solo mese di agosto, poichè la spesa del biglietto non era sufficiente per coprire i costi.
Red – E rispetto alle vie del mare ci sono progetti?
P – Stiamo ipotizzando un trasporto marittimo. Ricordo il metrò del mare che aveva una grande utilità. E nulla impedirebbe di creare un sistema che colleghi Pozzuoli, Bacoli e Monte Di Procida. Per il momento stiamo cominciando a ragionarci. Ci sono molte idee che bisogna affrontare e sviluppare. La “città flegrea” può cominciare a concretizzarsi proprio da un sistema integrato di trasporti.
Red – Altro tema legato allo sviluppo del territorio è quello della gestione dei siti. Partiamo dalla passeggiata di Torrefumo.
P – Torrefumo è una delle nostre perle. Sono orgoglioso di aver fatto parte di quell’amministrazione che ha avuto l’idea di sviluppo per quella zona e del finanziamento per il PIT Campi Flegrei 2000-2006, progetto poi abbandonato e caduto nel dimenticatoio. Grazie al progetto grandi laghi c’è un’idea di recupero di quest’area, innanzitutto rinforzando le scogliere e di pulizia. Tale intervento infatti è chiamato “intervento di pulizia e risistemazione della grande passeggiata” e potrebbe essere il primo progetto dei grandi laghi a giungere a conclusione, probabilmente anche entro alcune settimane. In quest’area inoltre il PUAD (Piano di utilizzo delle aree demaniali) ha previsto anche delle attività, chalet, chioschi e pedane con possibilità di accesso al mare. E questa potrebbe essere una grande occasione di sviluppo per il Monte Di Procida, sia per valorizzare le nostre risorse paesaggistiche, sia per creare lavoro.
E non è la sola. Attualmente l’isolotto di San Martino versa in uno stato di abbandono totale. Ma ci sono grandi possibilità. Infatti la sfida è portare già questo autunno un preliminare, per riaffidare quest’area a qualcuno che riesca a valorizzarlo e cerchi soprattutto di favorire le occasioni che creino posti di lavoro. Le proposte non mancano, San Martino potrebbe diventare un polo ricettivo di eccellenza e di lusso e valorizzare non soltanto il Monte Di Procida, ma anche gli altri Comuni flegrei.