Tanta gente in una Chiesa Sant’Artema gremita, almeno in cinquecento ad ascoltare e applaudire Enzo Avitabile. L’artista, accompagnato dai suoi musicisti e coristi, ha fatto tappa a Pozzuoli, nella serata di domenica 27 dicembre, con il tour “Sacrosud”, basato su canti sacrali rivisitati nel suo stile etnico, folk e popolare. Il concerto, inserito nella rassegna di eventi natalizi del Comune e finanziato con soldi pubblici, si è svolto in periferia per una precisa scelta dell’amministrazione. E Monterusciello ha vinto due volte: per la sua risposta civile e per la sua partecipazione calorosa.
L’esibizione, condizionata anche dalla “cornice religiosa”, inizialmente è apparsa forse un po’ troppo spigolosa e ha rischiato di essere rovinata a causa di problemi tecnici, più volte sottolineati dallo stesso Avitabile. Assolutamente inadeguato l’impianto audio, circostanza che impone una seria riflessione sulla scelta delle ditte coinvolte in questi eventi, anche alla luce dell’enorme sforzo organizzativo messo in campo per garantire lo svolgimento della serata, in particolare dal presidente della commissione consiliare cultura e spettacoli, Prof. Salvatore Caiazzo.
In ogni caso, il concerto è proseguito in un crescendo di ironia, emozioni e di entusiasmo, per la gioia dei presenti, soprattutto quando è stata la volta di “Canta Palestina”, “Salvamm o munno” e “Soul express”, veri e propri classici di Avitabile, che ha concluso con un bellissimo omaggio a Pino Daniele, cantando “Terra mia”.