Giovedì 5 maggio, presso la Casina Vanvitelliana del Fusaro, è stato firmato un protocollo di intesa tra il Comune di Bacoli e la Soprintendenza ai Beni Archeologici, in collaborazione con il Segretariato Regionale MIBACT, per avviare una concreta collaborazione per la fruizione e la valorizzazione di alcuni siti archeologici presenti sul territorio comunale.
L’ACCORDO – E’ prevista l’apertura infrasettimanale dell’Anfiteatro Cumano, delle Cento Camerelle e della cd. Tomba di Agrippina per un giorno alla settimana dalle 9,30 alle 13,30. Cento Camerelle e Tomba di Agrippina, monumenti sui quali devono essere eseguiti lavori di restauro, saranno visitabili secondo itinerari limitati e con idonei accorgimenti per la sicurezza dei visitatori.
Le competenze del Comune vengono precisate nel testo dell’accordo: il Comune di Bacoli provvederà alla manutenzione dei siti così e a potenziare il personale delle Terme di Baia con 6 unità (2 dipendenti comunali e 4 LSU) in modo da poter riaprire in maniera permanente il varco d’ingresso per le Terme da Piazza De Gasperi e, soprattutto, scongiurare la chiusura del Parco Archeologico di Baia a causa delle ristrettezze di personale.
LE DICHIARAZIONI – “E’ una svolta per la nostra città – ha asserito l’Assessore alla Cultura ed al Turismo del Comune di Bacoli, Gennaro Di Fraia – Per troppo tempo questi siti sono stati chiusi, è giunto il momento di riaprirli alla disponibilità di tutta la cittadinanza e di tutti i suoi visitatori. Per ora sperimentiamo questi tre siti, poi in futuro vedremo se allargare l’accordo anche ad altri”. Gli fa eco il Soprintendente degli scavi di Cuma, Francesco Sirano: “Questo accordo ci consente di evitare la chiusura delle Terme Romane che sarebbe stato un duro colpo per noi e per la gente di Bacoli. Riaprire il varco dalla piazza è fantastico, uno scenario pazzesco. E poi la riapertura degli altri siti, con dei percorsi circostanziati, è soltanto il primo passo verso la loro valorizzazione, perchè poi saranno diverse le iniziative da mettere in campo per finanziare i lavori di restauro che man mano andremo ad operare”.
A rappresentare la Soprintendeza all’atto della firma è stata la Dott.ssa Adele Campanelli, Soprintendenza Archeologia della Campania: “Soltanto attraverso la collaborazione tra Enti è possibile arrivare a determinati risultati, i quali però saranno frutto anche di un percorso partito da lontano che i miei colleghi hanno intrapreso per il bene di questo territorio. Per i Campi Flegrei sono in arrivo finanziamenti per 25 milioni ed il 20 maggio terremo un incontro con i sindaci di Bacoli, Pozzuoli e Giugliano proprio per discutere di come vogliamo investire questi fondi. Noi come Soprintendenza avremmo potuto spenderli come meglio crediamo, senza interpellare nessuno, invece vogliamo che la politica locale sia parte attiva, creare un sistema, rispondendo alle esigenze delle varie amministrazioni locali per migliorare la fruibilità del nostro patrimonio storico ed archeologico”.
“Vogliamo creare un sistema che, con l’ausilio dell’associazionismo locale, riesca ad operare una seria e concreta valorizzazione dei nostri siti – ha dichiarato il sindaco Josi Della ragione. Domenica 8 Maggio, alle 9.30, cominciamo con la riapertura straordinaria di Cento Camerelle, chiusa da 13 anni, con un percorso circostanziato”. Il primo cittadino, fin dal suo insediamento, si era detto interessato ad approfondirla possibilità di applicare anche a Bacoli uno schema di accordo simile a quello che a Pozzuoli dal 2013 consente l’apertura stabile e senza sorprese dell’anfiteatro Flavio, basata appunto sulla disponibilità di dipendenti comunali in ausilio a quelli ministeriali, di numero sempre più ridotto.
Anche in questo caso, sarà centrale verificare la concreta e integrale applicazione dell’accordo in tutti i suoi dettagli, compresa la bigliettazione, per consentire l’apertura, seppur occasionale, di quei siti ad oggi completamente chiusi; aspetto, quest’ultimo, che a Pozzuoli non ha ancora dato completamente i suoi frutti con riferimento al Tempio di Serapide e all’Antonino Pio, siti che dovrebbero essere visitabili e che invece soffrono della mancanza di un info – point adibito alle prenotazioni.