FOTO DI PAOLO VISONE
Una serata di festa: festa di popolo e di musica. Si è svolto così, ieri sera 13 agosto, il concerto di Maria Nazionale a Pozzuoli. Piazza a mare gremita come nelle grandi occasioni, con migliaia di persone accorse da ogni quartiere della città per ascoltare una delle migliori voci e interpreti della canzone napoletana.
L’esibizione di Maria è stata fedele alle migliori aspettative. Uno spettacolo “cantautorale”, come da lei stesso definito prima di salire sul palco. Ha cantato di tutto, dando dimostrazione del suo ampio patrimonio culturale e musicale: da Fabrizio De Andrè a Battiato, da Lucio Dalla e Vecchioni, con omaggi a Pino Daniele e Mia Martini. Bellissimo il suo messaggio di speranza contro la paura quando ha cantato (e recitato) “Si t’annascunne”. Brividi alla schiena per la sua interpretazione sulle note di “Caruso”, entusiasmo alle stelle per “Don Raffaè”. Ha saputo coinvolgere il pubblico e gestire il calore della piazza con la sua spontaneità e professionalità, letteralmente in tripudio quando ha interpretato un medley di canzoni classiche napoletane, da “Luna rossa” a “Tammurriata nera”. Ha aperto e concluso il concerto con le sue canzoni, quelle più recenti del suo ultimo album intitolato “Libera” (“Core mio”, “Pe ridere e pazzià”) e quelle che la resero famosa negli anni ’90, entrate ormai nell’immaginario collettivo partenopeo (“Ciao, ciao”, “Te penzo”, Ragione e Sentimento”).
Dal palco l’artista ha ringraziato l’organizzazione, salutato Pozzuoli e annunciato i suoi prossimi impegni cinematografici, tra cui la partecipazione al film “7 minuti” di Michele Placido, che la vedràa breve co-protagonista insieme ad Ambra Angiolini, Fiorella Mannoia, Ottavia Piccolo e Cristiana Capotondi.
La serata, finanziata con fondi pubblici e inserita nel programma di eventi di agosto promosso dall’amministrazione e dalla direzione artistica del Comune di Pozzuoli, ha colto il suo obiettivo essenziale: un momento di aggregazione e di intrattenimento per chi si trova in città durante il mese di agosto, puteolani e non solo, con una forte e civile impronta popolare.