Si è tenuto ieri, venerdì 30 settembre, a Palazzo Migliaresi al Rione Terra di Pozzuoli, l’incontro pubblico dal titolo “Prevenire e contrastare l’usura”. Alla tavola rotonda, promossa dalla Fondazione Paulus in collaborazione con il Comune di Pozzuoli, hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, il presidente della Fondazione Paulus Luigi Cuomo, il Vescovo di Pozzuoli Monsignor Gennaro Pascarella, Don Andrea La Regina della Caritas Italiana, il direttore di Banca Etica Giuseppe Sottile, il commissario regionale antiracket e antiususra Franco Malvano e il vice-Ministro degli Interni Filippo Bubbico.
“UN BILANCIO IN CHIAROSCURO” – Ancora una volta i relatori hanno evidenziato a più voci la necessità di fare rete su una piaga delicatissima, quella dell’usura, ovvero del prestito di denaro a tassi eccessivi e difficilmente solvibili, che coinvolge aspetti legali, sociali e culturali. La Rete per la legalità sottolinea in un comunicato che “l’usura è un reato che entra in modo subdolo nella vita delle persone, delle aziende e dell’economia minando le basi della libertà e della democrazia e che attraverso l’usura oggi è la stessa criminalità che ha trovato la strada per rafforzarsi e penetrare nell’economia legale per sostituirsi ad essa”. Un grido di allarme forte, a cui si aggiunge quello dell’ex Prefetto Malvano che ha evidenziato nel suo intervento due dati preoccupanti: il numero di denunce del reato di usura diminuisce, mentre non sempre le reti di sportelli e di assistenza istituzionali trovano la collaborazione delle banche. L’accesso al credito, negato a molte famiglie e piccoli realtà produttive, è infatti considerato il nervo scoperto di un sistema di tutela ancora inefficace, come scarsamente incisiva è ad oggi la legge n. 108 del 96, a causa di investimenti insufficienti in tema di prevenzione e convenienza della denuncia. La rete istituzionale, sociale e associativa realizzata in questi anni a Pozzuoli per contrastare il fenomeno è stata invece citata da più parti come buona pratica da seguire ed estendere su tutto il territorio nazionale.
LA VISITA DEL VICE – MINISTRO – Al termine del convegno, il vice-Ministro Bubbico ha fatto visita a numerosi cantieri e ad aree della città recentemente interessate da lavori pubblici, come le strade del Centro Storico, il Rione Terra, il Mercato Ittico all’ingrosso, il Polo Culturale di Torre Toledo, il tunnel di collegamento Tangenziale-Porto, dove i lavori sono a buon punto o conclusi, e si attende solo l’effettiva consegna alla cittadinanza. Il legame tra lotta alla criminalità e controllo sugli appalti pubblici è evidente. Anche a Pozzuoli, infatti, i lavori hanno talvolta risentito di stop e criticità dovuti alla presenza di ditte considerate da inquirenti e Prefettura “a rischio infiltrazione”. Emblematico e triste è l’esempio degli 80 alloggi popolari previsti a Monterusciello, a dimostrare le difficoltà a portare avanti importanti progetti nell’abito di un tessuto imprenditoriale poco affidabile.
“Da tempo a Pozzuoli abbiamo puntato sulla cultura della legalità. Per diffonderla e per combattere la criminalità e la corruzione sappiamo di poter contare sul sostegno dello Stato e delle sue rappresentazioni territoriali – sono state le parole del Sindaco Figliolia. “Come amministrazione ci stiamo impegnando e continueremo a farlo con il coinvolgimento di tutti: cittadini, associazioni, magistrati, politici. Rivedere in città il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico dopo aver avviato, tre anni fa, progetti importanti, oggi ad un ottimo punto di realizzazione, per me è motivo di grande orgoglio”. Il rappresentante del Governo, da parte sua, si è complimentato per i risultati ottenuti fino ad oggi, rispetto a quando fu a Pozzuoli nel 2013, per lo stato di avanzamento dei lavori e per le opere realizzate, “segno tangibile di determinazione e buona amministrazione”.