Il Comune di Pozzuoli è pronto a costituirsi parte civile nei processi penali per femminicidio, atti di violenza nei confronti delle donne e dei minori, atti di bullismo e cyberbullismo che vedano il territorio comunale come luogo dei reati commessi. Lo ha deciso la giunta guidata dal sindaco Vincenzo Figliolia, approvando una delibera nell’ultima seduta di giunta su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali Lydia De Simone. Sarà il primo cittadino a decidere di volta in volta, per i singoli eventi delittuosi, la costituzione di parte civile del Comune. E non solo: le somme eventualmente incassate dall’ente a titolo di risarcimento danno saranno destinate all’attuazione di specifici progetti a favore delle donne e dei minori.
«Il principio che ci ha spinti ad approvare questo provvedimento – spiega il sindaco Vincenzo Figliolia – è che la violenza di genere, il bullismo e il cyberbullismo non sono solo atti che violano i diritti fondamentali della persona, ma riguardano l’intera società. E’ ovviamente importante anche l’azione di prevenzione e in questo risulta fondamentale la sinergia istituzionale tra Comune, scuole, associazioni attive sul territorio e forze dell’ordine. L’amministrazione, oltretutto, aveva già compiuto passi concreti in questo ambito aprendo nel luglio 2015 a Monterusciello un Centro di pronta e transitoria accoglienza per minori e donne in difficoltà e attivando di recente uno sportello antiviolenza».
«La Giurisprudenza è stata chiara su quest’aspetto in diverse sentenze – aggiunge l’assessore Lydia De Simone – Per la Cassazione, ad esempio, gli abusi sessuali e la violenza sulle donne “ledono non solo la libertà morale e l’integrità fisica della vittima ma anche il concreto interesse del Comune di preservare il territorio da tali deteriori fenomeni”. Su questi temi siamo impegnati da tempo e non abbasseremo la guardia».