“Gli Astroni bruciano, i mezzi aerei sono assolutamente insufficienti, presidiamo 24 ore su 24, ma da terra é tutto ciò che possiamo fare.” Queste le parole pubblicate stamattina, lunedì 17 luglio, dal profilo ufficiale della Riserva naturale wwf degli Astroni. Nella giornata di ieri hanno lavorato a fasi alterne 2 elicotteri e un Canadair. A metà giornata di oggi, dopo già 4 giorni dai primi roghi, il bilancio parziale è di circa 40 ettari di superficie danneggiata o bruciata. L’appello è fare presto ed inserire l’area nelle priorità di intervento, prima che sia troppo tardi, come accaduto per gran parte del Vesuvio.
Il cratere degli Astroni è una riserva naturale, di circa 247 ettari, non visibile da strade e rioni, ma non per questo meno importante. E’ il polmone verde di tutta l’area flegrea e di Napoli ovest, è la casa di oltre 160 specie di uccelli, 30 specie di mammiferi, rettili, anfibi ed un infinità d’insetti. Un patrimonio naturalistico inestimabile, ignorato o poco conosciuto da Istituzioni e mezzi di comunicazione, che non è stato risparmiato dall‘attacco generale di questi giorni, sebbene sia molto difficile ipotizzare per quest’area interessi specifici di natura edilizia o legati a discariche.
(Foto scattata questa mattina, lunedì 17 luglio, da Rosario Balestrieri)