Arrivano le prime cifre di questa mezz’estate di incendi in Campania. La Regione fa sapere che: «Per fronteggiare l’emergenza incendi sono ancora al lavoro 700 persone. Sono stati impegnati i 103 mezzi consegnati a maggio alla Protezione Civile. I dati registrati nella centrale operativa indicano, rispetto al 2016, il mille per cento in più di incendi. Nello stesso periodo si è passati da 81 a 760 segnalazioni di roghi. Per quanto riguarda le ore di volo, da 37 a 560 ore di impiego di 5 canadair, più altri 2 messi a disposizione e 7 elicotteri della Protezione civile».
Un quadro drammatico che però non riguarda solo la Campania, al tero posto per ettari bruciati, Come illustrato dall’associazione ambientalista Legambiente: «Sono andati in fumo ben 26.024 ettari di superfici boschive, pari al 93,8 per cento del totale della superficie bruciata in tutto il 2016. Le regioni italiane più colpite sono la Sicilia con 13.052 ettari distrutti dal fuoco – con uno stillicidio di roghi in quasi tutte le province –, seguita dalla Calabria con 5.826 ettari, la Campania 2.461, Lazio con 1.635, la Puglia 1.541, la Sardegna 496, l’Abruzzo 328, le Marche 264, la Toscana 200, l’Umbria 134 e la Basilicata 84».
Un vero e proprio bollettino di guerra che tenderà a crescere visto che non siamo arrivati nemmeno al giro di boa di questa estate infuocata.