La notizia è stata diffusa questa mattina da diverse fonti e testate giornalistiche: c’è il primo iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di “omicidio plurimo colposo” per la morte della coppia di Meolo e del loro figlio di 11 anni, avvenuta lo scorso 12 settembre. Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, del titolare della società “Vulcano Solfatara s.r.l.” Giorgio Angarano. La procura di Napoli, in ogni caso, si sta muovendo con molto riserbo nelle indagini e l’iscrizione nel registro degli indagati può essere letta come “un atto dovuto”, conseguente alla nomina di consulenti tecnici per eseguire le autopsie. La società che gestisce il Vulcano, infatti, potrà ora seguire gli accertamenti durante le indagini, con la nomina di propri legali e consulenti di parte. Il punto sul quale i magistrati dovranno pronunciarsi, al momento in sede preliminare, è se le misure di prevenzione e sicurezza messe in campo dalla società privata possono considerarsi sufficienti per escludere ogni responsabilità nel tragico episodio.
L’ingresso al vulcano, intanto, continua ad essere chiuso al pubblico e sono in molti in città ad auspicare, fermi restando il dovuto accertamento dei fatti e le adeguate garanzie sul percorso, che il sequestro dell’area non abbia tempi lunghi.