Di seguito, la lettera di Picone, che pubblichiamo integralmente.
“Devo cominciare questa nota con le scuse più sentite agli oltre 2000 Bacolesi che, negli ultimi giorni, mi hanno mandato messaggi di autentica solidarietà, alcuni commoventi, altri di grande valore culturale, qualche altro fortemente evocativo. Non mi sfugge la loro importanza, ne rimango colpito e profondamente provato. Risponderò a tutti appena possibile, come ho sempre fatto, ma non ne ho avuto materialmente il tempo, dal momento che sono stato impegnato in numerosi, quanto doverosi, incontri il cui contenuto é stato sempre lo stesso: verificare l’effettiva possibilitá di revocare le dimissioni.
Non sono abituato a prendere decisioni in maniera incauta o impulsiva, quindi revocarle significava avere argomentazioni di segno contrario, quanto meno pari, a quelle che mi avevano fatto scegliere di presentarle, ma nessun atto di apprezzabile responsabilità é stato assunto, non nei confronti del sottoscritto, sia chiaro, ma della città di Bacoli.
Lo scenario é definito. Se dovessi scegliere in considerazione di un dato puramente emotivo e passionale, non ci sarebbe alcuna esitazione: si va avanti a qualunque prezzo e ad ogni costo, ma la responsabilità politica é cosa diversa dal puro desiderio ed allora bisogna scegliere di fare la cosa più giusta per garantire certezze e stabilitá alla nostra Comunità.
Il nostro impegno in questi mesi, penso sia ormai a tutti noto. Abbiamo ereditato una città in Predissesto, con un debito enorme, un deficit strutturale ed una credibilità ormai azzerata in diverse sedi Istituzionali, condizione rispetto alla quale abbiamo fatto il massimo, di quel che era nelle nostre possibilità, per trovare soluzioni e riacquistare fiducia.
Bacoli merita rispetto! Lo abbiamo detto e lo abbiamo dimostrato. Abbiamo sempre informato la città di quanto avveniva -fatto fino ad allora incomprensibilmente tenuto nascosto- ed abbiamo detto pubblicamente che il programma che avevamo presentato e per il quale eravamo stati eletti -vincendo sia al primo turno, che al ballottaggio- era irrealizzabile dal momento che prima di parlare del futuro, Bacoli andava difesa dal rischio dissesto che ne bloccava ogni prospettiva. Attenzione un dissesto non come tutti gli altri, ma piuttosto grave e pesante, dal momento che siamo davanti ad un problema strutturale trascurato e cresciuto negli anni.
Il nostro impegno è stato premiato. Abbiamo raggiunto un risultato che ha avuto risalto a livello nazionale, sia in quanto tra i primi Comuni, tra quelli con medesime problematiche, ad essere esaminato, che per la portata dello stesso, con una pronuncia che altri Enti, più importanti, non hanno ottenuto. Le Sezioni Riunite della Corte dei Conti di Roma -massimo Organo di Giustizia Contabile-, il 17 gennaio 2018, riconosceva la possibilità di presentare un nuovo Piano di Riequilibrio. Contro questo provvedimento, in data 24.1.2018, la sezione Regionale della Corte dei Conti, sosteneva la conferma della propria decisione: in pratica il Dissesto. Il 23 marzo 2018, la Corte dei Conti di Roma decideva, in via definitiva, che il Comune di Bacoli era legittimato a presentare un nuovo Piano di Riequilibrio. Era la conferma che il dramma del dissesto veniva allontanato con buone possibilitá di evitarlo, risultato riconosciuto, non dalle “invenzioni” della politica, ma dalla più qualificata sede in materia di Giustizia Contabile.
Questo, pensavamo, fosse un risultato molto importante, non per questa Amministrazione, ma per tutta la città di Bacoli !
La possibilità di ripartire, sicuramente con molte difficoltà, ma senza perdita di sovranità e con la consapevolezza di poter evitare il “fallimento”.
Nella seduta del Consiglio Comunale del 10 aprile 2018, invece, l’opposizione, più due consiglieri della maggioranza, votavano contro l’approvazione del Piano Urbano Traffico -necessario, sia per affrontare la ormai insostenibile “emergenza traffico”, che per offrire una credibile possibilità di introiti tra le entrate di bilancio- stroncando, consapevolmente, in un sol colpo, sia la possibilità di accoglimento del Piano di Riequilibrio, intanto approvato con Delibera del Consiglio Comunale del 20 febbraio 2018, che del bilancio previsionale.
Distrutti, in pochi minuti, mesi di lavoro e la fiducia conquistata sulla base di documentate iniziative mirate a costruire una credibile soluzione al problema e premiate dalla Corte dei Conti. In pratica condannati al dissesto, dopo aver ottenuto la possibilità di evitarlo!
Nei giorni successivi, nel prendere atto della situazione venutasi a creare, si aggiungeva l’elenco di altri debiti, la relazione negativa dell’ufficio di ragioneria circa la possibilità di presentare un nuovo schema di bilancio e quello dei Revisori dei Conti. Questo dunque, gli atti, consegnano alla storia del Comune di Bacoli, una scelta incomprensibile ed irresponsabile che peserà sul futuro della nostra città.
Aggiungo il personale dispiacere e, con atto certamente non richiesto, tanto meno rituale, le scuse più sentite a chi ci aveva accordato credibilità e fiducia.
Ad inevitabile conclusione di questa esperienza, quindi, confermo la decisione presa e la contestuale volontà di non partecipare ad alcuna manifestazione pubblica, tanto meno a inutili rappresentazioni di scuse e giustificazioni che, purtroppo, non cambieranno la realtà dei fatti, ma saranno l’ennesimo tentativo di generare strumentale confusione per nascondere quanto accaduto e cercare una via di fuga da più che evidenti responsabilità.
Intendo ringraziare invece operai, impiegati, funzionari e dirigenti del Comune di Bacoli ed in particolare coloro i quali, al di là delle proprie mansioni, hanno dimostrato senso di appartenenza alla Comunità Bacolese offrendo spesso il proprio contributo oltre l’orario e l’impegno di lavoro.
Voglio esprimere riconoscenza e stima anche ai rappresentanti della coalizione e ai consiglieri Monica Carannante, Paola Massa, Gennaro Carannante, Gennaro Costigliola, Gennaro Di Meo, Giuseppe Schiano, Simone Scotto, che hanno mostrato sempre impegno e coerenza, condividendo le scelte del sindaco e della giunta ed assumendosi anche il consapevole rischio di sostenere ben tre manovre di riequilibrio, pur di evitare alla città il disagio del Dissesto e, aggiungo, al Presidente del Consiglio, Ciro Mancino, che ha svolto le funzioni di rito con esemplare competenza e autorevolezza.
Devo inoltre rappresentare la mia infinita e sentita gratitudine e ammirazione ai componenti della Giunta, che mi hanno onorato del loro consenso a partecipare ad un percorso amministrativo nel momento più difficile della storia della nostra città. Non tutti avrebbero accettato un incarico in cui il rischio di insuccesso era notevolmente maggiore rispetto a quello di riuscire a raggiungere risultati apprezzabili, praticamente in assenza totale di qualsivoglia tipo di convenienza. Lo hanno fatto nel disagio più completo; dalla mancanza di strumenti di comunicazione e trasporto, a quello di una stanza in cui svolgere le proprie funzioni.
Hanno contribuito ad accrescere la credibilità di Bacoli in sedi in cui non ne avevamo affatto, dall’Università degli Studi di Napoli, a quelle Regionali e Ministeriali. Non hanno mai considerato insulti, provocazioni, minacce, divenute sempre più frequenti e dirette ed hanno sempre risposto con competenza e qualità ai tanti problemi legati al loro incarico anche dopo aver preso atto della intervenuta impossibilità di continuare questa intensa esperienza.
All’ing. Beatrice Fabricatore, alla prof.ssa Dora Francese, al prof. avv. Fabio Benincasa, al prof. Giuseppe Luongo,
all’avv. Luigi Vallefuoco esprimo il mio più incondizionato e sincero apprezzamento.
A Bacoli, la mia città ed ai miei concittadini, assicuro la continuità di un impegno a partire da un riepilogo delle tante iniziative intraprese e in via di realizzazione -non ultima l’archeobus dei Campi Flegrei, con partenza ogni ora, che finalmente dovrebbe rendere accessibili tutti i siti di Pozzuoli, Lucrino, Baia, Miseno, Fusaro a Cuma e il Cuma Express- da consegnare a chi, autorevolmente e concentrando i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio, spero rimuova l’attuale condizione di procurato disagio.
Rimetto il lavoro svolto, il peso di una decisione difficile, ma inevitabile e la speranza di quel futuro migliore da tutti desiderato e che Bacoli merita, nella mani di chi abbiamo levato a Protettrice e Patrona della nostra città affinchè questa esperienza, come tutte le altre, possa servire alla crescita civile della nostra straordinaria Comunità.
1 MAGGIO 2018
Non esiste civiltà se la sfrenata ricerca del profitto prevale sul Diritto al Lavoro e sui Diritti dei Lavoratori
Buon Primo Maggio
La festa dei Lavoratori”