Nuovi alberi a Pozzuoli. Il Comune ha partecipato ad un avviso pubblico della Città Metropolitana di Napoli aggiudicandosi ben due progetti: uno, per il valore di 467 mila euro, relativo alla realizzazione di un isola ecologica; e l’altro, per un valore di 754 mila euro per la piantumazione sostituzione degli alberi morti e malati sul suolo di propria competenza. «La cura e la salvaguardia del verde, oltre alla pulizia della città, sono e restano obiettivi primari per questa amministrazione» afferma in un comunicato stampa Vincenzo Figliolia, Sindaco di Pozzuoli. La sostituzione arborea dovrebbe interessare le zone di Monterusciello e di Montenuovo, e si è resa urgente quest’autunno, dopo la bufera di ottobre, che ha portato alla caduta di decine di pini ormai morti da anni all’interno dell’Oasi naturalistica di Montenuovo. E’ l’ulteriore opportunità per intervenire a tutela non solo del decoro urbano, ma anche del patrimonio ambientale, dopo gli errori e le occasioni perse in tal senso negli anni passati. E sarà interesse di tutti vigilare affinché tali interventi siano effettivi e condotti in modo competente.
LA SITUAZIONE AMBIENTALE AL MONTENUOVO – Gli alberi in questione erano malati o morti già da tempo ed era facile accorgersene in quanto un pino senza aghi è un pino morto. La causa – come più volte evidenziato e denunciato nel corso degli anni dalla nostra redazione – va ricercata negli incendi degli anni scorsi, enormi fattori di stress ambientale, a cui si aggiunge un parassita del pino, che ha dato il colpo di grazia al bosco. Gli alberi rimasti in piedi non sono esenti da rischi: se non hanno foglie, sono morti e potrebbero cadere da un momento all’altro. Le polemiche sui tanti abbattimenti di alberi sono quindi inutili, piuttosto si dovrebbe spingere per interventi di sostituzione rapidi e adatti. Adatti perché alcune zone del Montenuovo, nonostante sia un area protetta dal Parco Regionale dei Campi Flegrei, sembra dal punto di vista vegetale un “parco pubblico” anziché un Sito di Interesse Comunitario. Specialmente attorno alla vasca con la statua della Madonna, sono numerose le piante esotiche, che non fanno parte della macchia mediterranea e che si stanno rapidamente diffondendo sostituendo le specie autoctone. Un esempio è la Lantana camara, specie originaria del Sud America e coltivata a scopo ornamentale, ma che sul Montenuovo si comporta da specie infestante.
GLI EFFETTI POSITIVI – La piantumazione di nuovi alberi è urgente, sia dal punto di vista paesaggistico, ma soprattutto se inquadrata in un più ampio contesto che riguarda i cambiamenti climatici in atto e l’atteggiamento che le Amministrazioni devono avere nei confronti del verde pubblico: ipotizzando di parlare di un albero in clima temperato situato in città possiamo pensare che l’albero stesso possa assorbire tra i 10 ed i 20 kg CO2/anno, fino a quando raggiungerà la sua maturità in un range temporale compreso tra i 20 ed i 40 anni; discorso diverso per un albero in contesto naturale, dove ci si può aspettare una crescita meno stentata ed un potenziale di assorbimento compreso tra i 20 ed oltre i 50 kgCO2/anno, in un range temporale compreso tra i 20 ed oltre i 30 anni (fonte Rete Clima). Chiaramente tutto ciò è frutto di approssimazione, la capacità di fissare anidride carbonica varia da specie a specie ed è condizionata da numerosi fattori ambientali.
ASPETTI ISTITUZIONALI – L’auspicio è che nella gestione delle aree naturali protette all’interno del Comune sia rispettato il ruolo del Parco Regionale dei Campi Flegrei, in quanto garante della sostenibilità dello sviluppo del nostro territorio, e non relegarlo a misero contenitore vuoto ed utile solo ad attrarre fondi, altrimenti sacrificabile in nome di un non ben specificato concetto di “sviluppo”.