L’ultimo episodio è avvenuto giovedì sera, intorno alle 20.00. Quindici colpi di pistola, sparati in momenti diversi, al lotto 5 (via Saba) e al lotto 3 (via Pasolini). Contro auto, negozi e abitazioni private riconducibili, secondo indiscrezioni, a personaggi legati a clan locali. Ma l‘escalation di atti intimidatori nel quartiere di Monterusciello dura da circa cinque mesi. Si fa strada, tra ricostruzioni della stampa e indagini degli inquirenti, l’ipotesi che a colpire sia sempre la stessa mano, quella di un uomo di circa 30 anni, a bordo di una motocicletta, probabilmente già noto alla giustizia. Spetta alle forze dell’ordine e ai magistrati accertare dinamiche e moventi. Quello che è certo, è che questi atti intimidatori possono avere l’unico scopo di seminare terrore e cambiare gli equilibri nella malavita organizzata. Più semplicemente, puntano a mettere le mani sui traffici di spaccio e sul sistema estorsivo del quartiere e della città.
Per le strade di Monterusciello c’è ormai un nuovo allarme camorra, che ormai è anche allarme incolumità quotidiana per i cittadini, considerata la frequenza delle “stese” che rischiano di colpire chiunque.
L’APPELLO DEL SINDACO – Ieri sera, dalla pagina istituzionale fb, il Sindaco Figliolia è intervenuto pubblicamente: “da settimane le forze dell’ordine sono concentrate sulle dinamiche che stanno scuotendo la quotidianità di Monterusciello e dell’intera città. Ho chiesto al Prefetto – fa sapere il Primo cittadino – la convocazione di un vertice per l’ordine e la sicurezza pubblica.” Poi l’appello: “Restiamo vigili su quanto sta avvenendo e invito tutti a denunciare, anche anonimamente, qualsiasi cosa possa tornare utile alle forze dell’ordine. Anche un dettaglio può essere fondamentale. Nelle prossime ore chiederò al presidente del Consiglio comunale di convocare la conferenza dei capigruppo consiliari. Tutti noi dinanzi alla lotta per la legalità, contro la camorra, dobbiamo essere uniti. Non esistono colori politici. Con i capigruppo voglio concordare luogo e data per organizzare una manifestazione pubblica a Monterusciello che coinvolga cittadini, scuole, istituzioni, associazioni: uniti continuiamo a far crescere la nostra città. “
Senza dubbio, è una presa di posizione forte e condivisibile, che richiede anche alla cittadinanza una reazione adeguata e doverosa per vincere insieme la paura.