C’è attesa tra gli abitanti delle Vele di Scampia. Il piano di fattibilità tecnica ed economica “Restart Scampia, da margine urbano a nuovo centro dell’area metropolitana” ha l’obiettivo infatti di riqualificare il territorio e permettere alle famiglie che abitano in quegli edifici fatiscenti di avere una casa vivibile e dignitosa.
Proviamo a saperne di più. Delle sette vele originarie oggi ne restano quattro, nelle quali abitano ancora 385 famiglie (dato aggiornato al 2015). Quaranta di queste verranno a breve trasferite in nuovi alloggi, tra cui persone portatrici di handicap, che potranno finalmente usufruire di un’abitazione adatta alle loro esigenze. Dei restanti nuclei familiari, alcuni verranno spostati nei luoghi originari di provenienza, mentre la maggior parte – circa 250 famiglie – sarà trasferita nella “Vela celeste”, l’unica che rimarrà in piedi. Per gli altri tre edifici è prevista la demolizione; al loro posto si costruiranno nuovi alloggi e altri edifici di diversa natura, tra cui scuole e pubblici esercizi. Tali alloggi saranno affidati alle famiglie temporaneamente riunite nella Vela celeste. Quest’ultima è stata scelta come luogo momentaneo di accoglienza degli sfollati, perché i tecnici dell’amministrazione, in seguito ad alcune verifiche, hanno stabilito che essa presenta condizioni strutturali più agibili rispetto alle altre. Inoltre, l’edificio è destinato a diventare in futuro sede di uffici della città metropolitana di di Napoli. Scelta che non trova l’accordo di tutti i cittadini del quartiere, che vedono le vele come un marchio che li ha segnati negativamente, da cancellare del tutto, senza lasciare traccia.
IL RUOLO DEL COMITATO VELE – A fornire queste informazioni è stato il Comitato Vele di Scampia, che lo scorso 17 gennaio ha incontrato un gruppo di studenti dell’Università L’Orientale di Napoli nella sua sede, sita nell’ex sala condominiale della Vela rossa. Il Comitato – nato “dal basso”, ovvero grazie all’attività di alcuni abitanti del luogo – si batte da più di trentacinque anni per difendere il diritto alla casa delle persone che vivono nelle Vele. Il Comitato Vele ha contribuito notevolmente alla stesura del piano di fattibilità, e oggi si ritiene soddisfatto dei risultati raggiunti, ma comunque consapevole che la strada da fare è ancora lunga. Non basta infatti conquistare il diritto alla casa, bisogna spingere per la riqualificazione sociale. A Scampia il tasso di disoccupazione è dell’85%, tra i più alti d’Europa. La situazione è davvero preoccupante e i membri del Comitato, insieme alle associazioni del quartiere, continuano a battersi ogni giorno.
IL TOUR DEGLI STUDENTI DE L’ORIENATLE – Tra le associazioni del posto, all’incontro del 17 gennaio gli studenti dell’Orientale ne hanno conosciute alcune, tutte estremamente impegnate e coinvolte nella riqualificazione culturale e sociale del quartiere. La prima tappa del tour è stata la stazione della metropolitana di Piscinola. Qui gli studenti hanno avuto l’occasione di incontrare Mirella La Magna, cofondatrice insieme al marito Felice Pignataro e ad altre persone del GRIDAS, un’associazione culturale senza scopo di lucro, nata nel 1981. Il suo obiettivo è quello di svegliare le coscienze delle persone per stimolarle a partecipare attivamente alla crescita della società; numerose sono le attività organizzate dall’associazione, tra queste ricordiamo il famoso carnevale di Scampia, che quest’anno si terrà il 26 febbraio.
In seguito, gli studenti hanno fatto una sosta al Centro Hurtado, che svolge importanti attività di formazione culturale e lavorativa; esso comprende infatti una sartoria, una legatoria e una biblioteca.
Le due tappe finali sono state il Chikù, ristorante italo-romeno nato per l’iniziativa dell’associazione “Chi rom… e chi no”, che si occupa di sviluppare relazioni tra la comunità rom sita vicino al quartiere e quella italiana attraverso la promozione di interventi culturali, laboratori pedagogici e attività di vario genere. E il Centro territoriale Mammut, progetto nazionale di ricerca-azione che ha l’obiettivo di creare percorsi educativi rivolti a persone di tutte le età (bambini, ragazzi, adulti) con lo scopo di far percepire il tempo dell’apprendimento come un tempo di liberazione, in cui ognuno può esprimere sé stesso come meglio crede.
Tutte queste realtà, e tante altre, collaborano creando una vera e propria rete, che si batte tutti i giorni affinché il quartiere possa crescere e migliorare, senza perdere di vista la priorità di questo momento, che resta la veloce realizzazione degli alloggi, per restituire condizioni di vita dignitose agli abitanti di Scampia.