Alloggi universitari a Pozzuoli: aumentano gli studenti, ma attenzione alla funzionalità

Eccoci ancora alla residenza di Pozzuoli in via Rosini, per un nuovo sopralluogo, al fine di monitorare una situazione che dovrebbe essere considerata centrale per la città di Pozzuoli e che invece, come già più volte abbiamo potuto constatare, la maggior parte dei cittadini puteolani ignora per via di una promozione non ancora sufficiente e capillare della struttura.

CRESCE IL NUMERO DI STUDENTI – Tuttavia, alcuni passi in avanti sono stati fatti e vanno riconosciuti. Ad oggi ad abitare la struttura ci sono circa quarantacinque studenti a fronte di un paio di decine scarse di poco più di un anno fa. Con la pubblicazione delle graduatorie provvisorie dell’Adisurc – Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Campania – avvenuta lo scorso 19 ottobre, il numero di studenti della residenza dovrebbe salire a centoventi, confermando il dato dello scorso anno accademico in cui sono stati circa un centinaio gli ospiti dell’alloggio in via Rosini, comprensivi di quelli afferenti anche ad altri diversi progetti di studio e ricerca.

EMERGONO LE CRITICITA’ – La totalità delle stanze disponibili ammonta a trecento, dunque se pure si confermasse il dato emerso dalle graduatorie provvisorie resterebbero ad ogni modo circa due terzi della residenza vacanti. Tuttavia, le testimonianze raccolte sul posto pochi giorni fa dipingono un quadro di particolare insoddisfazione relativamente ad alcuni aspetti. Gli studenti con cui abbiamo parlato si sono detti infatti poco felici della funzionalità della residenza, dove non sarebbero disponibili – secondo quanto dichiarato – aule studio vere e proprie, né un numero di cucine proporzionale al numero di stanze, anche per via dell’esiguità di tali spazi. Ciò comporterebbe un forte disagio nella vita quotidiana degli studenti e delle studentesse, che impiegherebbero ore per la preparazione e il consumo dei propri pasti, anche alla luce dell’attuale assenza di attività di ristorazione convenzionati con l’Adisurc nel territorio di Pozzuoli, che rappresenterebbe quanto meno un’alternativa per parte degli abitanti della residenza. Un ulteriore disagio quotidiano raccontato dagli studenti riguarda la presenza di una sola lavatrice in tutto l’alloggio (!), che impiegherebbe un tempo di funzionamento per altro piuttosto esteso a causa di complicanze di tipo elettrico, le stesse che provocherebbero frequentemente l’interruzione della corrente e l’impossibilità di utilizzo di riscaldamento ed aria condizionata.

DIRITTO ALLO STUDIO, LA SITUAZIONE IN ITALIA – La residenzialità universitaria rappresenta uno degli aspetti più importanti (e troppo trascurati) del diritto allo studio, diritto che nel nostro Paese troppo spesso non è garantito a livello sostanziale, dati gli ingenti costi che comporta lo studio universitario, sia in termini di tassazione che di spese annesse, tra materiali didattici, vitto e trasporti e, per chi è appunto fuori sede, la necessità di un alloggio. Secondo le classifiche, l’Italia è tra i Paesi europei con il maggior numero di studenti esclusi dal sistema di diritto allo studio, e in Campania come nel Mezzogiorno in generale la situazione è particolarmente drammatica visto l’alto tasso di idonei non beneficiari alla ricezione della borsa di studio e date le condizioni in cui versano numerose residenze. Non di rado infatti gli alloggi vengono dichiarati insicuri e quindi chiusi per ristrutturazione, costringendo centinaia di studenti e trasferirsi in altre residenze; è il caso proprio di alcuni degli studenti con cui ci siamo interfacciati nel corso di quest’ultimo sopralluogo, provenienti dalla residenza in via Galileo Ferraris. La residenza di Pozzuoli, al contrario, essendo di recente costruzione (fu inaugurata nel maggio del 2014) versa in buone condizioni strutturali; alla luce di ciò sarebbe ancor più grave il mancato rispetto di criteri di proporzionalità degli spazi, tra posti letto e infrastrutture, che di fatto ne comprometterebbe la funzionalità.

VALORE AGGIUNTO PER POZZUOLI – La residenza di via Rosini rappresenta un’opportunità di vitale importanza per la città di Pozzuoli, che vive la necessità di investire nella cultura giovanile soprattutto alla luce dell’immenso patrimonio storico, artistico e culturale che l’intero territorio flegreo rappresenta. Non valorizzare adeguatamente tale struttura, o lasciare che le Istituzioni locali restino spettatrici passive dei pro e dei contro della gestione ad opera di Adisurc e regione Campania, vuol dire perdere un’occasione che la città non può permettersi di lasciar andare, ancor di più in vista delle Universiadi previste la prossima estate, dal momento che la residenza puteolana ospiterà alcuni atleti impegnati nell’evento.

Scritto da Martina Brusco


Nata a Napoli nel 1996, residente a Pozzuoli. Studentessa di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Entra a far parte dell’associazione e testata giornalistica “L’Iniziativa – Voce Flegrea” nel 2014, con il desiderio di coniugare la passione per il giornalismo e la politica all'impegno sociale sul territorio.