Volontari agli Astroni per recuperare il bosco. Si avvicina la primavera, cioè il momento in cui sapremo quali e quante piante sono realmente morte dopo l’incendio di questa estate. Alcune stanno solamente riposando per recuperare le energie, per altre non c’è speranza.
Sabato 3 Marzo 2018 dalle 9:30 alle 13:00 l’Oasi Wwf ha organizzato una mattinata di volontariato per la creazione di un “prato sociale”. «L’idea è quella di recuperare un ambiente prativo, ampio quasi 4 ettari, devastato dall’ultimo incendio. – spiega il dott. Frabrizio Canonico, direttore dell’Oasi – L’idea è nata per coinvolgere tutte le persone, tante, che ci hanno offerto il proprio aiuto. Il risultato finale sarà una radura ricca di graminaceae, fiori di campo ed erba medica. I volontari contribuiranno a creare un ambiente importantissimo per la biodiversità del bosco, ma anche una zona dove trascorrere il proprio tempo libero. Il ruolo ecologico delle radure è sempre sottovalutato, mentre sono fondamentali, tra gli altri, per insetti e rapaci. Pianteremo esclusivamente specie già presenti in oasi, fondamentalmente graminaceae, ma anche erba medica che funga da cibo per i quattro cavalli che vivono nel bosco, e fiori di campo, per favorire la ripresa degli insetti. Delle 20 famiglie di api che avevamo in oasi, infatti, 7 non sono sopravvissute all’incendio».
Sabato 3 Marzo 2018 dalle 9:30 alle 13:00 l’Oasi Wwf ha organizzato una mattinata di volontariato per la creazione di un “prato sociale”. «L’idea è quella di recuperare un ambiente prativo, ampio quasi 4 ettari, devastato dall’ultimo incendio. – spiega il dott. Frabrizio Canonico, direttore dell’Oasi – L’idea è nata per coinvolgere tutte le persone, tante, che ci hanno offerto il proprio aiuto. Il risultato finale sarà una radura ricca di graminaceae, fiori di campo ed erba medica. I volontari contribuiranno a creare un ambiente importantissimo per la biodiversità del bosco, ma anche una zona dove trascorrere il proprio tempo libero. Il ruolo ecologico delle radure è sempre sottovalutato, mentre sono fondamentali, tra gli altri, per insetti e rapaci. Pianteremo esclusivamente specie già presenti in oasi, fondamentalmente graminaceae, ma anche erba medica che funga da cibo per i quattro cavalli che vivono nel bosco, e fiori di campo, per favorire la ripresa degli insetti. Delle 20 famiglie di api che avevamo in oasi, infatti, 7 non sono sopravvissute all’incendio».
Sabato, quindi, sarà un momento da dedicare concretamente al benessere del bosco, un bene pubblico oggetto della violenza di alcuni. Un modo per dimostrare che quel fuoco non è passato inosservato, ma ha bruciato la pelle e la carne. Tutti sono invitati a partecipare. Per maggiori info https://www.facebook.com/events/1728846453847895/