Il Comune di Bacoli prova a scongiurare il dissesto finanziario. L’ultima carta da giocare in queste ore è il ricorso contro il diniego della Corte dei Conti del Piano di Riequilibrio Finanziario, presentato dalla passata amministrazione presieduta dall’ex sindaco Josi Gerardo Della Ragione, oggi all’opposizione, dopo l’elezione a sindaco lo scorso luglio di Giovanni Picone. Si è discusso in questi giorni, anche sui social e in base a criteri puramente procedurali, se l’ultimo giorno utile fosse il 13 o il 16 ottobre, ma secondo indiscrezioni raccolte da fonti interne all’attuale maggioranza in Comune, il ricorso sarà presentato in ogni caso domani, venerdì 13.
DECISIONE UNANIME – A decidere per il ricorso alla Corte dei Conti è stato il consiglio comunale dello scorso 6 ottobre, all’unanimità. A votare con la maggioranza di “centro sinistra” che sotiene il Sindaco Picone anche FreeBacoli, che evidenzia come l’unico piano in campo resti quello presentato dalla ex Giunta Della Ragione, e la coalizione che ha sostenuto Salvatore Illiano e che fa perno sul movimento “Diamo a Bacoli”, critica nei confronti della maggioranza per i tempi troppo stretti con cui si sarebbe proceduto a formalizzare questa decisione in Consiglio comunale.
IL DISSESTO FINANZIARIO – Sebbene il dissesto finanziario non preveda la sostituzione del sindaco con un commissario prefettizio, la sostanza cambia di poco. Una volta decretato il dissesto, infatti, tutta la gestione finanziaria delle casse comunali non sarà più di competenza dell’amministrazione, situazione che rischia di bloccare, nei fatti, tutta la programmazione che va oltre l’ordinario. Non sarà possibile per il Comune di Bacoli prendere descisioni oltre l’ordinaria amministrazione. E’ la comunità di Bacoli, dunque, che rischia di dover affrontare anni di immobilisimo, di tasse locali mantenute al massimo e di (s)vendita del patrimonio pubblico, rappresentato in primo luogo dai beni del CIC. A prescindere da chi sarà a guidarla nell’immediato futuro e al netto di tutte le responsabilità delle amministrazioni passate. E le conseguenze non potranno che ricadere su tutto il territorio flegreo, valicando i confini comunali.