BACOLI / Immobili di Villa Ferretti e di Via Silio Italico, sui beni confiscati è l’ora di atti concreti per programmare e creare reddito

Villa-FerrettiA Bacoli dopo le recenti novità sui beni confiscati è ora di fare bilanci e prospettive.

Ha destato grande clamore l’apertura del parco di Villa Ferretti a Bacoli. L’area, interessata in questi anni da lavori pubblici che l’hanno resa adatta a contenere spettacoli, è stata inaugurata lo scorso 21 maggio con lo spettacolo promosso con la collaborazione del Pozzuoli Jazz Festival. In quell’occasione lo stesso sindaco del comune bacolese Josi Gerardo Della Ragione ha annunciato: “Dopo l’inaugurazione dovrà essere vissuta al 100 per cento dai cittadini, dal parco alla spiaggia. Il Comune vuole dare a tutti la possibilità di viverlo. Lanciamo un invito alle associazioni di teatro, di professionisti, cantanti e musicisti, a chiunque voglia godere e utilizzare questa struttura”. Ad oggi però ancora non si ha ancora conoscenza dei risultati di questa apertura e per ora non esiste una programmazione degli eventi, delega riconsegnata nelle mani del sindaco mesi fa dal consigliere Alessandro Radice (uno dei cinque consiglieri ad aver costituito il gruppo consiliare “Bacoli Libera”). Soprattutto viene continuamente rinviato il discorso sull’immobile di Villa Ferretti, sia per quanto riguarda i lavori per proteggere lo stabile dalle mareggiate e sia per quello della gestione successiva. Già in passato, sotto l’amministrazione targata Ermanno Schiano, sono stati effettuati continui sopralluoghi dalla Regione Campania per capire il da farsi, ma da due anni non ci sono sviluppi concreti.

Dall’altra parte di Bacoli, in zona Bellavista, è stato invece finalmente sgomberato dalle forze dell’ordine il bene situato in via Silio Italico, poi ufficialmente consegnato dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità organizzata, con provvedimento di destinazione prot. n. 25638 il 6 giugno. Il primo cittadino ad oggi ha annunciato un bando di idee sia per il parco che per quest’immobile e solo i fatti diranno se sia vera apertura alla partecipazione popolare o un modo per celare un’assenza di programmazione gestionale sui beni confiscati.

Riuscire a perseguire finalità culturali e sociali che si sposano con il progetto di risanamento di questi immobili sottratti alla camorra resta la priorità assieme all’esigenza di dimostrare che dai beni confiscati sia possibile creare reddito, occupazione e lavoro. Bacoli può essere un esempio per l’Italia in questo senso.

Scritto da Sandro Izzo


Classe 1988, vive da sempre a Pozzuoli, nella frazione di Lucrino. Laureando in Giurisprudenza all'università Federico II di Napoli. Dal 2010 scrive per "L'Iniziativa" ed è parte del direttivo dell'associazione. Brevi esperienze anche presso "Il Roma" ed il "portale Retenews24". Dal maggio 2013 al novembre 2015 in carica come rappresentante nel Forum Giovani di Pozzuoli.