L’Amministrazione comunale di Bacoli ha proposto alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli di impiegare presso il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia dipendenti in organico all’Ente per assicurare una migliore e più efficace fruizione del bene. Il Comune di Bacoli, dopo un’attenta disamina con i sindacati di categoria, si è dichiarato dunque disponibile a dare un supporto al personale attualmente in servizio presso il Museo, allo scopo è di garantire l’apertura del monumento anche nelle ore pomeridiane.
L’ipotesi è sulla stessa linea di quanto avviene da oltre un anno a Pozzuoli con l’Anfiteatro Flavio, a seguito di un felice protocollo di intesa tra Comune e Soprintendenza, che teoricamente dovrebbe coinvolgere anche Stadio di Antonino Pio e Tempio di Serapide, ma che al momento trova applicazione solo parziale.
«Dobbiamo prendere atto che i beni culturali finora non hanno rappresentato un volano per l’economia locale, pertanto è giunto il momento di intervenire per cambiare questo trend negativo.- spiega il Sindaco di Bacoli Ermanno Schiano – E’ necessario, in questo particolare momento storico, veicolare un contributo stabile da parte degli investitori privati nella valorizzazione dei beni archeologici presenti sul territorio. In quest’ottica di collaborazione tra i vari enti e i privati c’è anche la volontà, da parte nostra, di mettere a disposizione dipendenti comunali per prolungare l’orario di apertura del Museo Archeologico, offrendo un supporto alla Soprintendenza per i Beni Archeologici».
In tema di gestione e di apertura ai privati l’assessore ai Beni Culturali del Comune di Bacoli Flavia Guardascione ha aggiunto: “I beni culturali dal punto di vista dell’economia vengono definiti beni meritori, cioè non sottoposti alle logiche di lucro. Tuttavia intorno ai beni culturali, con l’apporto oculato di imprenditori e associazioni, si può costruire un importante indotto economico e turistico”