I vertici nazionali di Protezione Civile e Ingv, invitati a Pozzuoli dal Sindaco Figliolia, provano a fare chiarezza sulla situazione sismica e del vulcano nei Campi Flegrei. Un azione per niente semplice, in tempi di facebook, allarmismi, giornalisti in cerca di scoop e ricercatori con voglia di visibilità. La riunione pubblica svoltasi ieri sera nella sede della Protezione Civile di Pozzuoli, nel quartiere di Monterusciello, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali e amministratori dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Napoli, ha chiarito alcuni aspetti scientifici.
Nei Campi Flegrei non ci sono segnali preoccupanti tali da elevare il livello di allerta per il rischio vulcanico. La situazione è costantemente monitorata dal punto di vista tecnico-scientifico con sistemi all’avanguardia, come le stazioni termiche all’infrarosso, le boe marine multiparametriche o i radar satellitari che catturano le eventuali deformazioni del suolo. La camera magmatica è situata sempre in profondità e non si sono registrati cambiamenti significativi. Quindi nessun rischio imminente. Certo, occorre stare sempre in allerta ed essere preparati ad ogni evenienza, ma questo è normale su un’area vulcanica che vive da sempre il fenomeno del bradisismo.
“Le affermazioni di qualche singolo ricercatore che vuole mettersi in mostra sono molto discutibili da un punto di vista etico ed è sconfortante e indecoroso che il lavoro di mille ricercatori dell’Ingv al servizio del Paese venga messo in discussione da affermazioni avventate sui media”, ha detto il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni, intervenuto a Pozzuoli assieme al Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e al suo staff.
“Questi allarmi generano preoccupazione e apprensione su una popolazione di 600 mila abitanti, tanti quanti ve ne sono nella zona rossa flegrea – ha ribadito il sindaco Figliolia -. Abbiamo bisogno di questi incontri per spiegare dal vivo e costantemente ai cittadini cosa sta accadendo, per sapere dalle voci scientifiche ufficiali lo stato dei Campi Flegrei e dare garanzie alla nostra comunità”.
Nel corso della serata è stato assunto l’impegno, come assicurato da Bonelli, che questo tipo di incontri si ripeteranno ogni sei mesi, con l’augurio di una partecipazione sempre maggiore da parte dei cittadini.
Nel corso della conferenza stampa e del “botta e risposta” con giornalisti e cittadini, è stato inoltre chiarito che il piano di evacuazione generale in caso di eruzione sismica esiste e che la popolazione sarebbe informata sul da farsi in tempi adeguati grazie ai segni precursori dell’attività vulcanica, che al momento non si registrano. Dissipati, dati alla mano, anche i dubbi sulla Solfatara, i cui valori e temperature restano sotto controllo, e per la quale il controllo vulcanologico svolto dall’Osservatorio Vesuviano non deve essere assolutamente confuso con criticità relative alla messa in sicurezza della struttura, per il cui accertamento è la Magistratura a fare il suo corso dopo il tragico incidente dello scorso settembre.