“Sono finiti i lavori alla Grotta di Cocceio. Presto potremo ripercorrerla. Con impegno e dedizione anche un’attività che sembrava impossibile e insormontabile è giunta al termine”. Questo l’annuncio dato dal Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, che aggiunge: “Volontà e amore per il territorio permettono tutto. Grazie sopratutto alla tenacia e alla sollecitudine del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e della direttrice Adele Campanelli. Ora al lavoro per un grande progetto per collegare il lago d’Averno, il lago Lucrino e Cuma, per un percorso storico, culturale ed archeologico senza precedenti. La nostra storia è vita. Ed è il futuro!”.
La Grotta di Cocceio è un’opera d’ingegneria militare romana. Scavata nel tufo, collegava l’antica città di Cuma con i laghi d’Averno e Lucrino, nei Campi Flegrei. Fu realizzata, secondo le fonti, intorno al 37 a.C. da Lucio Cocceio Aucto su commissione dal generale Agrippa, che ne volle la realizzazione per motivi militari: era necessaria infatti per collegare Cuma, fortificazione e punto di vedetta sul litorale domizio-flegreo, con il Portus Iulius.
La grotta era chiusa fin dalla seconda guerra mondiale. I lavori di recupero e restauro, interrotti più volte nel corso degli ultimi anni, hanno ricevuto un nuovo impulso nel maggio 2017, finanziati con Fondi Por Campania, sotto la direzione del neo-nato Parco archeologico dei Campi Flegrei. Fondamentale, ora, dare seguito al più presto all’apertura ordinaria al pubblico, considerato il valore strategico del percorso sul piano del turismo culturale e anche naturalistico.