Campi Flegrei, sicurezza e bradisismo: fate presto!

Da domani, lunedì 17 febbraio, è possibile chiedere i contributi per la riparazione sismica delle case dichiarate inagibili dopo le scosse del 20 maggio 2024. Dopo una lunga attesa per la pubblicazione del decreto attuativo del Ministero per la Protezione Civile, il Comune di Pozzuoli ha attivato l’ufficio specifico per le informazioni e il supporto ai tecnici incaricati. I circa 1500 cittadini sgomberati, che in questi mesi hanno ricevuto il solo contributo per l’autonoma sistemazione, potranno ottenere il finanziamento dei lavori da svolgere o il rimborso di quelli già svolti. Le domande vanno proposte entro 4 mesi.

Tutto bene allora? No. Perché parliamo di briciole rispetto a ciò che serve. La risposta dello Stato al bradisismo – e in particolare alla continua sollecitazione degli edifici da sismi piccoli ma continui – è nel suo insieme lenta e insufficiente. Ci sono voluti 9 mesi per avviare le pratiche per l’edilizia privata, sostenuta con appena 50 milioni di euro, di cui per ora sono sbloccati 20. Anche per le insfrastrutture pubbliche, tanti annunci e pochi fatti. Solo a febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato un piano di interventi su strade, porto e sistemi fognari dal valore di 184 milioni di euro.

Ci vuole di più: verifiche reali sulle condizioni delle case e risorse maggiori e adeguate per renderle sicure. Non domani, “ma ieri”. Siamo in ritardo rispetto ai decreti Campi Flegrei e siamo in ritardo, soprattutto, sui tempi della natura. Il bradisismo non aspetta la burocrazia e la politica. E la comunità scientifica concorda sull’imprevedibilità del fenomeno e sulla possibilità di eventi con mg uguale o superiore a quelle del 20 maggio, in qualsiasi momento. Rendere l’intero patrimonio abitativo resistente al bradisismo non eruttivo, per consentire alla nostra comunità di restare nei Campi Flegrei in modo sereno, dovrebbe essere per le Istituzioni locali e nazionali la prima di tutte le urgenze. Una corsa contro il tempo che lo Stato, invece, sta correndo a passi da lumaca e pare abbia poca voglia di vincere.

E allora non è più tempo di ringraziamenti, ma di battere i pugni sui tavoli, in ogni sede.

“Fate presto”, prima che i danni diventino più gravi per una città che già allo stremo.

Scritto da Redazione