Canale di Quarto, un disastro annunciato

E’ dovuta intervenire la Magistratura. Il Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord ha disposto nei giorni scorsi, su richiesta della Procura della Repubblica, il sequestro preventivo della “Galleria Spinelli” e del “Canale di Quarto”. Il collettore fognario oggetto di attenzione è situato entro il Comune di Quarto a pochi metri dal confine amministrativo con il quartiere puteolano di Monterusciello. Ad eseguire la misura sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli, dopo indagini che hanno evidenziato gravi criticità nella gestione delle acque reflue.

Criticità denunciate da anni da comitati, associazioni e cittadini che individuano nel malfunzionamento del sistema di griglie e di uno scolmatore/partitore una delle cause di inquinamento del litorale domitio-flegreo. L’opera fu realizzata negli anni 80 e fu progettata per separare le acque di prima pioggia da quelle nere, che dovrebbero essere indirizzate nel vicino depuratore per essere trattate e ripulite. Ma la prolungata assenza di manutenzione dell’infrastruttura provoca la fuoriuscita di reflui fognari dagli argini del collettore, con la conseguente tracimazione nel “canale di Quarto” e il successivo sversamento in mare nella zona di Licola Mare, dove finisce di tutto: liquami e talvolta anche plastiche e rifiuti solidi urbani lasciati lungo il canale e riportati dalla corrente sulla spiaggia.

Dalle indagini risulta che sostanze inquinanti, in particolare l’Escherichia Coli, sono presenti in valori superiori a 250 volte i limiti di legge. In assenza di una soluzione concreta del problema, il GIP ha nominato un amministratore giudiziario per la gestione della Galleria Spinelli, con l’obiettivo di coordinare gli interventi necessari al ripristino della funzionalità del collettore e alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Uno schiaffo alla politica e alla istituzioni che in questi anni hanno parlato tanto, ma ottenuto poco, a cominciare dalla Regione Campania. Si spera, inoltre, che le indagini possano valutare tutte le responsabilità della mancata manutenzione, alla luce anche dei lavori effettuati dalla Sma Campania (società della Regione) in tempi recenti.

A questo link, il video di approfondimento sulla necessaria riqualificazione dell’area Cuma/Licola a cura della nostra redazione, che affrontava anche tale questione nel luglio 2022. https://www.facebook.com/LIniziativaVoceFlegrea/videos/372761334997702/

Scritto da Redazione


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