Dal 2002, la Comunità di Sant’Egidio ha lanciato la prima Giornata Mondiale delle Città per la vita-Città contro la Pena di morte (Cities For Life, Cities Against the Death Penalty), il 30 novembre. La data è stata scelta, perché ricorda la prima abolizione della pena capitale: quella del Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786. Le città che prendono parte a questa Giornata, 1.600 in tutto il Mondo, organizzano iniziative a carattere educativo e spettacolare che vedono coinvolti monumenti o piazze-simbolo e interventi mirati alla sensibilizzazione dei cittadini.
In Campania sono oltre 100 i comuni che hanno aderito alla campagna illuminando i loro monumenti più belli. A Pozzuoli è previsto martedì 3 dicembre alle ore 19.00 l’incontro nella parrocchia di San Michele al Rione Toiano con Tamara Chikunova, una coraggiosa e straordinaria attivista per laffermazione dei diritti delluomo nell Uzbekistan.
LA STORIA DI TAMARA – Suo figlio Dmitrij, condannato a morte nel 1999, venne fucilato il 10 luglio del 2000. Aveva 29 anni. La signora Chikunova non fu avvertita dell’esecuzione, e non riuscì neppure a salutarlo un ultima volta. Non le è stato restituito neppure il cadavere del figlio, così come prevedeva la legge uzbeka per tutti i condannati a morte. In seguito alla sua tragedia familiare decise di fondare l’associazione pubblica Madri Contro la Pena di Morte e la Tortura assieme ad altre donne che come lei hanno perduto i propri figli con una esecuzione capitale. Grazie al suo lavoro il 26 aprile 2007 è stata emessa la legge che introduce modifiche e integrazioni al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale. La pena di morte, dal luglio successivo, è stata sostituita dalla detenzione a vita.