Domani, venerdì 18 maggio, i sindacati delle telecomunicazioni hanno indetto uno sciopero nazionale di tutti i dipendenti Comdata presenti in Italia, contro la decisione di chiudere i siti di Padova e Pozzuoli. La decisione dei vertici aziendali è stata formalizzata questa settimana con una comunicazione di apertura del “procedimento di riduzione collettiva del personale”. Tradotto in parole semplici, per i 66 lavoratori del sito di Pozzuoli l’alternativa è il licenziamento o accettare il trasferimento presso altre sedi (quelle più vicine sono Roma e Lecce). Secondo Comdata, il sito di Pozzuoli dell’ex comprensorio Olivetti costa troppo in termini di spese di gestione rispetto a quanto produce. Tesi inaccettabile per i rappresentanti dei lavoratori che accusano l’azienda di “abbandonare lentamente alcuni siti produttivi fino a provocare condizioni di insostenibilità economica, per poi chiuderli e spostare quelle attività su altri siti produttivi, per abbattere i costi ed aumentare gli utili, tutto questo sulla pelle dei lavoratori.”
Lo sciopero di domani, all’insegna dello slogan “Comdata non si tocca”, prevede un concentramento a partire dalle 11.00 con un girotondo umano che circonderà simbolicamente la sede a rischio chiusura, Successivamente, i lavoratori si sposteranno all’esterno dei cancelli del comprensorio, dove è previsto un presidio a partire dalle 12,30.