Un fatto gravissimo, che potrebbe assumere le dimensioni di un disastro, è accaduto all’ospedale S. Maria delle Grazie in località “La Schiana” di Pozzuoli. Sarebbero per ora in 5, di cui 3 tra operatori socio-sanitari e infermieri, ad essere risultati positivi ai tamponi del coronavirus. Secondo quanto ricostruito da organi di informazione locale, e riportato da Cronaca Flegrea, il contagio sarebbe partito da un ricovero di una paziente, con problemi ematologici e febbre, nel reparto di Medicina, successivamente trasferita all’Ospedale del Mare e sottoposta al tampone che ha dato esito positivo. L’intero reparto di Medicina è stato chiuso e si starebbe procedendo a numerosi tamponi.
La notizia, diffusa ieri sera, ha suscitato ovviamente panico e sconcerto. Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha denunciato pubblicamente di non aver ricevuto alcuna comunicazione istituzionale al riguardo e di averlo appreso dalla stampa e dai parenti del personale sanitario. “Quello che sta succedendo ed è successo in queste ore all’ospedale Santa Maria delle Grazie è incomprensibile ed è molto grave. L’intero reparto di Medicina è stato isolato, per verifiche di casi Covid sul personale sanitario e pazienti. Decine e decine di persone lasciate nel panico totale. Le persone hanno paura: mi hanno contattato i ricoverati, i loro parenti e tutto il personale sanitario non solo del reparto in questione. La direzione generale dell’Asl dovrà dare più di una risposta. Agirò a tutti i livelli istituzionali affinché sia fatta chiarezza! Ci vuole responsabilità e trasparenza – ha continuato il primo cittadino -. Nelle prossime ore renderò noto anche tutto ciò che ho chiesto alla stessa Asl Napoli 2 Nord in merito ai tamponi. Basta! Le persone non possono essere trattate con superficialità. Non farò mai un passo indietro: ci vuole chiarezza su quanto accade! Tra le altre cose trovo imbarazzante e gravissimo essere stato informato di tali avvenimenti dalla stampa nelle ultime ore, dai parenti degli ammalati e non dalla direzione Generale Sanitaria dell’Asl Napoli 2 Nord. Valuterò con gli avvocati del Comune, già contattati – ha concluso il sindaco Figliolia -, se ci sono gli estremi per intraprendere azioni legali, per omissioni o abusi, in quanto nessuno ha pensato di avvertirmi, nonostante io sia sindaco della città dove è ubicato il Santa Maria delle Grazie e dunque la massima autorità sanitaria del territorio. Ed in quanto tale ho il diritto di conoscere quanto accade per poter adempiere al dovere di informare i propri concittadini, i pazienti e i loro familiari, che in queste ore mi stanno contattando per sapere cosa sia accaduto”.
Parole durissime anche dal sindaco di Bacoli Josi Della Ragione “Leggo con sconcerto le notizie che arrivano dall’ospedale Santa Maria delle Grazie. Un intero reparto chiuso, ed altri rischiano la quarantena. Medici e infermieri contagiati per contatti avuti con un paziente, prima dichiarato negativo, e poi risultato positivo al Coronavirus. Inaccettabile. Notizie che i sindaci dei Campi Flegrei hanno il dovere di sapere. Non dalla stampa, non “per sentito dire”. Ma dalle fonti ufficiali. Abbiamo il diritto sacrosanto di essere messi a conoscenza. Subito. “La Schiana” di Pozzuoli rappresenta il principale riferimento sanitario per le nostre comunità. Vi lavorano tanti bacolesi, vi sono ricoverati tantissimi bacolesi. La struttura è frequentata ogni giorno da centinaia e centinaia di cittadini di Bacoli. Ho il dovere di difenderli, tutelarli. E lo farò con ogni mezzo. A partire dal personale sanitario, eroi lasciati troppo spesso allo sbaraglio. Passando per i pazienti, l’anello più debole della catena, che devono essere certi di trovarsi in un luogo sicuro. Non permetterò che i sacrifici di migliaia di persone, tra professionisti e famiglie, vengano vanificati. Sono al lavoro, anche adesso, in sinergia con gli altri sindaci, affinché venga fatta subito chiarezza. E per assumere le decisioni necessarie per difendere la salute delle nostre comunità.”
In tanti, tra la comunità cittadina e flegrea, restano ovviamente in apprensione per conoscere gli effetti di un possibile focolaio scoppiato proprio sul fronte più delicato, quello ospedaliero; una situazione molto simile a quella già verificatasi in altre regioni di Italia.