Dopo le dimissioni presentate nella giornata di mercoledì 11 parile, l’ex Sindaco di Bacoli Giovanni Picone ha illustrato le sue ragioni alla cittadinanza con una lettera aperta, pubblicata sul proprio profilo istituzionale fb, che riportiamo integralmente. Al di là delle singole scelte compiute nell’azione amministrativa, e al netto di una drammatica situazione che la città di Bacoli vive oggi sul piano politico e finanziario, con tutte le responsabilità storiche e politiche, apprezziamo sul piano umano e istituzionale lo stile dell’avv. Giovanni Picone. In tempi in cui tanti si dimostrano attaccati alla poltrona e propensi ad accettare ogni compromesso, l’ex Sindaco ha anteposto ad ogni altra valutazione il merito delle questioni e la possibilità concreta di svolgere la propria azione politica.
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA APERTA
“LE RAGIONI DELLA MIA SCELTA” – Ieri é stata una giornata molto difficile, impegnativa, dura. Avevamo la necessità di valutare, fin dalle prime ore del mattino, le conseguenze, subito apparse devastanti, dell’inattesa bocciatura del Piano Urbano Traffico (PUT) in consiglio Comunale, uno strumento necessario -mai approvato in precedenza- per affrontare l’emergenza traffico, la tutela dell’ambiente, della salute e dell’ordine pubblico, ma soprattutto cardine, sia del piano di riequilibrio approvato nel corso del Consiglio Comunale del 29.2.2018, che del bilancio preventivo, da approvare nella seduta del 15.4.2018.
La cosa subito apparsa incomprensibile e grave é che, mentre le Sezioni Riunite della Corte dei Conti, con due distinti Provvedimenti, uno in data 17.1.2018 e l’altro in data 23.3.2018, riconosceva, grazie anche alla consistente produzione dei documenti relativi all’attivitá svolta in questi mesi dall’amministrazione comunale, la possibilità di presentare un nuovo Piano di Riequilibrio, quindi la concreta opportunità di allontanare il dissesto e creare le condizioni per evitarlo, il Consiglio Comunale di Bacoli, in un sol colpo, ne stroncava ogni possibilitá, spalancando inevitabilmente le porte ad un dissesto di enorme entitá.
In altri termini é stato vanificato un lavoro serio, consistente, complesso e impegnativo svolto tra Napoli e Roma , con un’incessante attivitá di continua elaborazione tra sedi di Ministeri, sedi Giudiziarie, Enti vari sempre e soltanto al solo scopo di evitare che Bacoli, oltre ad essere indicata come la città del debito da 50.000.000 di €, dalla perdita strutturale di 7.500.000 di € per ogni anno, con un picco nell’anno 2016 da 9.000.000 di €, con tributi pagati soltanto dal 38% dei contribuenti, con un debito con una delle partecipate che ha superato i 3.600.000 € (dati Corte dei Conti), riacquistasse la diginitá e la credibilità che merita. Nonostante la bocciatura del Piano di Riequilibrio, del 21 luglio 2017, appena qualche giorno dopo il nostro insediamento, grazie a una costante attività di recupero, ci siamo riusciti e siamo anche diventati un “caso nazionale”, data l’importanza dell’argomento.
Quello che é accaduto, la sera del 10.3.2018, in consiglio Consiglio Comunale invece, ha praticamente annientato ogni risultato utile per la nostra cittá. Infatti, con la bocciatura del PUT, al di lá della mancanza di uno strumento fondamentale ed obbligatorio, si è definitivamente:
-Vanificato il Piano di Riequilibrio approvato nel corso della seduta del 29.2.2018 al quale eravamo stati ammessi dalla Corte dei Conti;
-Impedito l’approvazione del bilancio preventivo 2018 in considerazione delle consistenti minori entrate;
In altri termini cancellate tutte le possibilità di recupero e consegnata Bacoli al dissesto !
Era proprio quello che – nonostante non avessimo alcun tipo di responsabilità circa la disastrosa situazione venutasi a creare – volevamo evitare, fin dal primo giorno, chiedendo la partecipazione e la collaborazione di tutti. Evidentemente hanno prevalso altre logiche ed in Consiglio Comunale le opposizioni, più due consiglieri di maggioranza, hanno votato contro il PUT, non so fino a che punto consapevoli delle conseguenze.
Non ho mai preso decisioni avventate o dettate dall’emozione del momento, ma risulta evidente che, paradossalmente, il nostro lavoro ha prodotto risultati decisamente positivi e utili nei più qualificati ed elevati ambienti giudiziari ed istituzionali ed è stato invece, irresponsabilmente ed irreversibilmente, annientato proprio a Bacoli.
Ecco, di fronte a soluzioni tampone ed anacronistiche, fatte di aggiustamenti del momento e concessioni o patteggiamenti fuori dalle sedi istituzionali oppure a disinvolti passaggi da questo a quel gruppo -brutte abitudini della politica italiana -, preferisco la elementare linearità di scelte nette e chiare che tengano sempre ben presente il Dettato Costituzionale ed un principio che ha sempre prevalso in tutte le nostre iniziative: Bacoli merita rispetto!
Non più le chiacchiere vuote e sregolate della politica, ma la verifica di tutto quanto accaduto fatta da chi ne ha il compito istituzionale: quello che abbiamo sempre sostenuto.
Ho ancora viva l’immagine della notte in cui vincemmo le elezioni. Fu una festa sentita, spontanea, coinvolgente. Non dimenticherò, mai le mani strette, gli sguardi fiduciosi, gli abbracci affettuosi. Giurai a me stesso che non sarei mai venuto meno al mio impegno: servire il popolo al massimo delle mie possibilità. Mi misi al lavoro per dare alla città una giunta di persone autorevoli e qualificate, fra le migliori che conoscessi. Con l’appoggio della maggioranza che mi aveva sostenuto così avvenne. Volevo che Bacoli si riappropriasse della sua forza, della sua trimillenaria storia e della sua civiltà. Ho ignorato falsità, ingiurie, minacce, ricevute e cominciate fin dall’inizio della campagna elettorale, cercando di puntare verso obiettivi strategici e strutturali, primo fra questi la possibilità di evitare il dissesto. Oggi devo prendere atto, che ancora una volta, hanno prevalso logiche diverse e, al punto di non ritorno in cui siamo ormai giunti, penso sia giusto, per la nostra cittá, che ad accertare fatti e responsabilità, a partire da quelle del sottoscritto, sia chi é preposto a tali funzioni. Solo così si ristabilisce la verità e sarà possibile ripartire in maniera responsabile e consapevole. Ecco la motivazione di quella che più che essere una scelta è un atto dovuto.
Ringrazio i cittadini di Bacoli, quanti in questi mesi hanno intensamente collaborato con noi, i consiglieri e un forte e sentito attestato di stima e gratitudine agli assessori che hanno offerto alla nostra cittá il meglio di loro stessi, accrescendo la credibilità della nostra città e la qualità della nostra presenza nelle diverse sedi istituzionali.
Mi scuso e intanto ringrazio per le centinaia, forse migliaia, di messaggi che continuo a ricevere da ieri, cercheró di rispondere nei prossimi giorni, così come, appena saró in condizioni di riprendere le mie normali attività, sarei felice di poter salutare gli amici nel corso di un incontro pubblico.
Naturalmente, come è sempre stato, continuerò il mio impegno per la nostra cittá e per i Campi Flegrei, certo di poter costruire insieme quel futuro migliore che tutti desideriamo.