La mano criminale che sta distruggendo il patromonio ambientale di tutta la Campania e di gran parte del Sud Italia, è tornata a colpire Pozzuoli oggi, domenica 16 luglio. Con una regia ormai ben collaudata, i roghi sono stati appiccati contemporaneamente in diversi punti della città, vicini alle abitazioni, in modo da lasciare “scoperte” altre aree dall’inestimabile valore naturalistico.
Secondo fonti interne alla riserva naturale wwf degli Astroni, dove l’incendio dei giorni scorsi sembrava domato, le fiamme hanno raggiunto il 50 per cento del cratere. E nel primo pomeriggio, per molte ore, sarebbe venuta a mancare la presenza di qualsiasi mezzo aereo. Una densa nube di fumo nero si muove da Via Campana (foto copertina) verso il Centro storico della città; poche ore prima l’incendio è divampato sulla montagna dell’Aereonautica in prossimità di Via Napoli; a Toiano e Monterusciello è un susseguirsi di roghi in più punti, con una situazione a dir poco drammatica dei pressi del lotto 1 bis, dove a prendere fuochi sono stati anche copertoni e pneumatici. Nel quartiere popolare, la gente è uscita dalle case in luoghi più riparati dai venti, mentre altri cittadini sono riusciti in prima persona a domare le fiamme con mezzi di fortuna.
La denuncia viene anche dalle Istituzioni. Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, dal suo profilo Facebook, ha dichiarato: “Pozzuoli è in ginocchio. (…) Si sospetta la mano dei piromani dietro a questo assurdo e malvagio disegno. Ho chiesto alla Prefettura l’aumento dei soccorsi”. Nei giorni scorsi il sindaco della città metropolitana Luigi De Magistris e il Governatore Vincenzo De Luca hanno fatto riferimento, seppur con parole diverse, a interessi legati all’affare rifiuti, all’abusivismo edilizio, a un sistema di prevenzione e antincendi pieno di criticità e di contraddizioni. In diretta TG3 regionale delle 19.30 di domenica, De Luca ha parlato di “un disegno eversivo, compiuto da chi è stato abituato per anni a fare soldi sulle emergenze”. E allora, se le Istituzioni sanno, escano allo scoperto in modo ancora più forte e chiedano al Governo centrale di porre fine a questa farsa nazionale di Stato chiamata “emergenza incendi”, che di emergenza ha ben poco, perchè dura da anni, seppure nel 2017 è esplosa senza freni.
Tanti cittadini restano feriti e inermi di fronte a questo scempio. Per ora, solo pochi gruppi e comitati di salvaguardia dell’ambiente hanno manifestato la loro indignazione in modo visibile e organizzato. La situazione imporrebbe ben altra mobilitazione delle coscienze e azione repressiva nei confronti di esecutori e mandanti.