Legalità e trasparenza sono due condizioni necessarie per ogni azione amministrativa o attività della macchina comunale. A Pozzuoli, oggi, lo sono ancora di più, proprio per la particolare stagione di riqualificazione urbana e infrastrutturale in corso, funzionale alla rinascita di tutta la Città Flegrea.
Il progetto strategico di cambiare volto alla città è troppo importante per essere indebolito da macchie, errori o eventuali reati di associazione per delinquere con metodologia mafiosa, come quelli ipotizzati finora, che – laddove confermati – vanno condannati e ripudiati con fermezza.
Le recenti indagini della DDA sul sistema di appalti e di lavori pubblici nel Comune di Pozzuoli, con le relative perquisizioni di uffici e gli avvisi di garanzia a dirigenti e funzionari comunali, confermano tutte le difficoltà e le insidie di un territorio delicato, appetibile e talvolta inquinato da un tessuto economico-imprenditoriale poco sano e inaffidabile. Ancora una volta, occorre una riflessione generale su come garantire l’imprenditoria e i professionisti che operano nel rispetto delle leggi e l’effettiva realizzazione dei progetti, limitando gli affidamenti diretti, ipotizzando requisiti e procedure che sfavoriscano le ditte che propongono ribassi sospetti, ragionando su una riforma legislativa che rafforzi il controllo preventivo, rispetto a quello esercitato “a posteriori” dallo strumento dell’interdittiva antimafia.
Oggi il rischio più grande per Pozzuoli è tornare indietro di oltre 10 anni, proprio mentre la sua comunità ha ripreso a guardare al futuro con occhi diversi. Gli effetti di una gestione commissariale delle opere future già finanziate, annunciate o in parte eseguite per centinaia di milioni euro sarebbero negativi per tutti i Campi Flegrei. PIU Europa, “grandi laghi”, Rione Terra, bonifica del litorale domitio: la posta è in gioco è troppo grande. Solo alla Magistratura spetta il compito di accertare eventuali responsabilità individuali e chi si augura con superficialità – per ridicole aspettative di bottega o desideri di strumentalizzazione politica – un nuovo scioglimento per infiltrazione camorristica, tifa contro la città e l’interesse generale. Il Sindaco Figliolia (che ha espresso pieno sostegno e fiducia nell’azione della Magistratura), stante l’estraneità della classe politica dirigente ai fatti contestati, ha dunque il diritto e il dovere di continuare nell’oggettiva opera di trasformazione intrapresa e di riempirla ancor più di contenuti e progettualità. L’augurio è che al monitoraggio, anche popolare, segua velocemente la chiarezza e la verità sui fatti oggetto delle inchieste. Pozzuoli e i Campi Flegrei in questo momento storico non hanno bisogno di fughe o di dimissioni anticipate, ma di assunzioni di responsabilità, partecipazione civica e certezza istituzionale.