Le elezioni regionali 2015 hanno visto l’affermazione di Vincenzo De Luca come nuovo governatore della Campania, nonostante sia stato fatto di tutto, anche da parte del Pd nazionale e in modo strumentale, per screditarlo a senso unico agli occhi dei cittadini: 41,15% contro il 38,37% ottenuto dal presidente uscente Caldoro, suo principale “competitor”.
Nei Campi Flegrei la vittoria di De Luca è confermata solo a Pozzuoli (42,14% contro il 34,57%, con uno degli scarti più alti in provincia di Napoli), mentre negli altri Comuni, dove si è votato anche per le comunali, hanno prevalso i voti per Caldoro (44% contro 36,33% a Bacoli, 37,76% contro 33,9% a Monte di Procida, 46,1% contro 27,4% a Quarto). I dati dell’affluenza, pur articolati, confermano, purtroppo, la diffusa disaffezione al voto e la difficoltà a trovare valide alternative al sistema partitico tradizionale. A Pozzuoli si è raggiunto il 46,37% degli aventi diritto. Negli altri Comuni, dove ovviamente la competizione comunale ha “trascinato” un maggior numero di elettori, le percentuali sono del 69,45% a Bacoli, del 63,9% a Monte di Procida e del 59,37% a Quarto.
Nessuno dei candidati flegrei è riuscito ad essere eletto in consiglio regionale, ma i numeri meritano una attenta lettura. Elio Buono, espressione della maggioranza del Pd di Pozzuoli e dell’azione di governo dell’amministrazione Figliolia, ha ottenuto quasi 4.000 voti a Pozzuoli, che sfiorano i 5.000 (per la precisione, 4.855) se sommati a quelli raccolti sul resto del territorio flegreo. Sebbene sia il candidato in assoluto più votato a Pozzuoli e nei Campi Flegrei, i suoi 9 mila voti complessivi non sono stati sufficienti per entrare in Regione. Il dato di Pozzuoli, tuttavia, è tra quelli più “caratterizzati” in senso territoriale: è difficile trovare tra gli eletti del Pd della circoscrizione di Napoli qualcuno che raccolga così tanti voti nel suo Comune di appartenenza. Chi, dentro e fuori il Pd locale, pensava di utilizzare queste elezioni per “contarsi” allo scopo di ridimensionare il Sindaco Figliolia e contrattare i propri rapporti di forza nei due anni che seguono alla fine della consiliatura, numeri alla mano, non ci è riuscito. Il principale partito di maggioranza, infatti, raggiunge in città il 31,5% e a molta distanza da Elio Buono, che prende oltre la metà dei voti di preferenza, ci sono gli altri candidati sostenuti dalle rispettive componenti locali (Gambardella con 853 voti, Topo 835, Daniele 509, Casillo 424, Marciano 303). E chiunque, in maniera più o meno faziosa o infantile, gioisce in città per la mancata elezione in Regione del candidato sostenuto apertamente dal Sindaco, non può che constatare che al momento è proprio Figliolia che dimostra, in ogni caso, di avere un consenso che si esprime anche nelle urne e che sarà lui a dover decidere come indirizzare e a sostegno di quale progetto. Mentre il principale avversario Giacobbe, candidato in Forza Italia, la cui capacità di unire le forze di opposizione in una futura competizione elettorale comunale è tutta ancora da dimostrare, a Pozzuoli si ferma a 2.458 voti e nei Campi Flegrei a 3.228. Altri candidati del territorio, come la quartese Francesca Salatiello e il montese Franco Iannuzzi, sempre in Forza Italia, hanno ottenuto su tutto il territorio flegreo rispettivamente 3.124 e 2.535 voti.
Alla luce di questi numeri, il progetto di costruire una “città flegrea” sul piano istituzionale e di una condivisa progettualità politica, non solo non può prescindere dalla tenuta e dal prosieguo dell’azione amministrativa di Figliolia, ma deve tener conto anche delle indicazioni e dei risultati emersi nel voto amministrativo degli altri tre Comuni. Spicca l’affermazione di Peppe Pugliese che con il 42,1% diventa Sindaco a Monte di Procida, alla guida della lista “Svoltiamo Insieme”, che unisce elementi di centro-sinistra e movimenti civici. Bacoli e Quarto vanno invece al ballottaggio il prossimo 14 giugno. Nel primo caso si affronteranno Ermanno Schiano, sindaco uscente del centro-destra, che al primo turno ha preso il 41,5% e Josi Gerardo Della Ragione, alla guida di liste civiche, che ha raggiunto il 36,3% e mette una seria ipoteca nell’intercettare ancora di più il voto di opinione, dopo che al primo turno ha già preso più voti di quelli delle sue liste; a Quarto, complice la mancata ammissione delle liste di centro-sinistra, vanno al ballottaggio Rosa Capuozzo, del Movimento 5 Stelle, con il 40,5% e Gabriele Di Criscio, di destra, con il 36,63%.
Tra due settimane il quadro istituzionale dei Campi flegrei sarà meglio definito e sarà possibile intuire se esisteranno nel prossimo futuro condizioni più favorevoli per costruire una nuova idea di programmazione complessiva per questo territorio.