«Pozzuoli non è una città di camorra e provo disprezzo assoluto verso chi ha voluto omaggiare il ritorno dal carcere di membri appartenenti ai clan. Loro, i camorristi, non sono nessuno, non valgono nulla. Rovinano soltanto l’immagine di una terra e di una comunità di gente perbene che lotta ogni sacrosanto secondo per affermare regole, rispetto e legalità».Lo ha affermato il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, commentando quanto avvenuto giovedì sera nella zona dei “600 alloggi” di Monterusciello. Secondo quanto riportato da Cronaca Flegrea e da “Il Mattino”, una vera e propria festa di benvenuto in pubblico, ovviamente non autorizzata, con tanto di musica e fuochi d’artificio, ha salutato la scarcerazione di due uomini arrestati tra il 2009 e il 2010 e successivamente condannati.
«C’è lo Stato, ci sono le istituzioni e le nostre porte sono sempre aperte per ascoltare tutti coloro che si trovano in difficoltà – aggiunge il primo cittadino –. È grave e pericoloso avere come punto di riferimento gente che con la legalità non ha nulla da condividere. Ed è grave ancora di più che non si riesca a capire che in questo modo si distrugge il futuro dei propri figli. Nei giorni scorsi, in seguito ad un tavolo in Prefettura per il comitato d’ordine pubblico, ho chiesto più pattuglie in servizio sul vasto territorio puteolano. Sono sicuro che non siamo da soli. Non ci devono essere dubbi: non sarà permesso a nessuno di agire con prepotenza, al di sopra di ogni legge. Lo Stato siamo noi tutti, questo bisogna ricordarselo sempre – conclude il sindaco Figliolia –. C’è ancora bisogno di lavorare, sopratutto con le giovani generazioni. Continueremo con l’Osservatorio per la legalità e con il coinvolgimento di tutte le realtà del territorio, per arrivare ad ogni singola persona con un messaggio unico: il rispetto della legalità è l’unica certezza per avere un futuro».
(Nella foto, il sindaco Figliolia alla marcia per la legalità tenuta a Monterusciello il 16 febbraio 2018)