“Vorrei ricordare al ministro dell’Interno Matteo Salvini, senza nessun tono polemico, che Pozzuoli è sempre stata un’isola felice rispetto a tante altre realtà in cui è nota la presenza della criminalità organizzata, e continua ad esserla anche grazie al lavoro svolto negli ultimi anni dalla magistratura e dalle forze dell’ordine che hanno spento sul nascere possibili focolai malavitosi con azioni puntuali ed efficaci. Pozzuoli è stata sempre una città di operai e pescatori, dedita al lavoro, e ancora oggi, con la riconversione economica e culturale in atto, continua ad essere una realtà sana e vivibile. Invito il vicepremier a venire a Pozzuoli in modo da potersi rendere conto di persona che in giro per la città non ci sono camorristi e che molto spesso quando si parla di città del Sud ci si lascia condizionare e fuorviare dai soliti cliché e luoghi comuni” – Queste le dichiarazioni del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia rivolte al ministro dell’Interno Matteo Salvini.
L’ANTEFATTO – La dichiarazione del sindaco è scaturita dopo aver letto la risposta di Salvini a don Gennaro Pagano, direttore del Centro educativo della diocesi di Pozzuoli, che si era detto “indignato” nei confronti del vicepremier che “ringrazia Maria di Nazareth per l’approvazione di leggi che non incentivano il soccorso e l’aiuto ai deboli ma lo limitano, lo sanzionano, lo criminalizzano”. Nella sua replica, parlando del Decreto Sicurezza bis approvato dal governo, Salvini ha affermato che la prevista assunzione dei nuovi funzionari di giustizia serve anche “a notificare le condanne definitive ai troppi delinquenti a spasso: tra loro ci sono anche dei camorristi che magari girano per Pozzuoli“.
IL COMMENTO – Giusto marcare le distanze dalle dichiarazioni demogogiche del vicepremier e leader della Lega, e precisare le reali dimensioni della camorra a Pozzuoli. Sarebbe sbagliato, tuttavia, interpretare le parole del Sindaco in senso riduttivo verso fenomeni malavitosi assolutamente organici alle organizzazioni criminali e purtroppo diffuse sul territorio, con riferimento soprattutto ai parcheggiatori abusivi.