Il giorno 16 febbraio, nella sede del Municipio di Pozzuoli, il comune flegreo ha sottoscritto con le Ferrovie dello Stato un protocollo d’intesa per la riorganizzazione e la riqualificazione della stazione ferroviaria di Pozzuoli-Solfatara. L’accordo si concentra sulle aree non funzionali alla circolazione dei treni. L’intento delle parti è quello di sviluppare un nuovo “sistema complessivo integrato di mobilità”.
Nel documento si parla appunto di “mobilità soft”, facendo riferimento a car sharing, biciclette elettriche, minibus elettrici, percorsi ciclabili e pedonali. Strumenti immaginati per creare un’efficiente rete di interconnessione fra snodi strategici quali il porto, la ferrovia cumana, la tangenziale e i parcheggi che il comune intende creare nelle aree demaniali di prossima acquisizione (in via Nicola Fasano, nell’ex Cava Regia sul lungomare e nell’ex deposito Marina di via Vecchia delle Vigne). Fra gli obiettivi di fondo c’è il miglioramento dell’accessibilità al centro di Pozzuoli e alle aree di interesse turistico. In questo senso, oltre a lavori strutturali di riqualificazione degli spazi, si ipotizza anche l’istituzione di punti di informazione e assistenza.
Dopo l’approvazione da parte della Giunta comunale, arrivata lo scorso 29 gennaio, procede quindi l’iter burocratico del protocollo. In calce al documento hanno posto le proprie firme il sindaco Vincenzo Figliolia e i rappresentati di alcune società del gruppo Ferrovie dello Stato Spa: l’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani Carlo De Vito e il direttore territoriale di Rete Ferroviaria Italiana Marco Gallini. L’atto pone dunque le condizioni per procedere verso l’attuazione degli interventi ipotizzati.
Il protocollo ha una validità di 2 anni ed è rinnovabile. Il primo passo dovrebbe essere la creazione di un gruppo di lavoro con i rappresentanti delle parti, da costituire entro 30 giorni dalla sottoscrizione, il 18 marzo 2015. L’impegno preciso spettante al comune di Pozzuoli è quello di sviluppare un “Masterplan”, un documento contenente un’idea di programmazione e assetto dell’area con le possibili fonti di finanziamento. I termini per la sua presentazione non sono stati chiariti pubblicamente, ma il passaggio è fondamentale per poter procedere in un percorso ancora molto lungo.
Resta escluso dal protocollo d’intesa qualsiasi tipo di accordo riguardante il servizio ferroviario. Il sindaco Figliolia, che recentemente aveva scritto una lettera di protesta contro i disservizi della linea 2 della Metropolitana, ha dichiarato che è in corso un dialogo per migliorare anche il servizio, limitando i ritardi e le corse saltate. Nella realtà, però, i disagi vanno ben oltre i disservizi enunciati. La città flegrea deve fare i conti con pesanti tagli che limitano fortemente il servizio e penalizzano gli utenti. Per fare qualche esempio con l’attuale orario, entrato in vigore a dicembre, l’ultima metropolitana per Napoli parte alle 21:16, l’ultima per tornare a Pozzuoli da p.za Garibaldi alle 22:02, addirittura alle 21.32 nei giorni festivi. Inevitabile allora notare una certa scollatura fra la realtà e le belle espressioni di un documento che parla di stazione come uno snodo fondamentale e di accessibilità in chiave turistica.