Fondi per l’edilizia privata danneggiata il 20 maggio 2024, pubblicato il necessario decreto del Ministero per la Protezione Civile

L’arrivo dei contributi per le case sgomberate dopo le forti scosse del 20 maggio 2024 compie un altro passo. Con oltre 4 messi di ritardo rispetto alla data prevista dal precedente decreto legge di giugno 2024, poi convertito in legge n. 111 dell’8 agosto, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale pochi giorni fa l’ulteriore e necessario decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, che ha definito maggiori dettagli su requisiti e procedure. Alcuni esponenti di Governo hanno imputato il ritardo alla Corte dei Conti.

Il sostegno è previsto per le abitazioni private sgomberate per inagibilità nell’ambito della zona bradisismica (quella di circa 85 mila e che comprende gran metà Pozzuoli, il Centro storico di Bacoli e pochi quartieri di Napoli), a condizione che tale provvedimento sia stato intrapreso a seguito di una richiesta di agibilità precedente al 3 luglio 2024. Nei fatti, il provvedimento interessa quasi esclusivamente Pozzuoli poiché le case sgomberate sono in stragrande maggioranza in questo Comune. Il decreto distingue, inoltre, tra “danni leggeri” e “danni severi”, con un importo massimo di contributo pari, rispettivamente a 450 euro e 1200 euro per metro quadrato. Deve trattarsi, inoltre, di abitazione principale, abituale e continuativa; in regola dal punto di vista urbanistico e non abusiva.

Nei limiti delle risorse disponibili (20 milioni di euro per il 2024 appena trascorso, più 15 milioni per il 2025 e altri 15 per il 2026), il contributo può coprire fino al 100% della spesa sostenuta. Sarà un’apposita Sezione da predisporre all’interno dello Sportello Unico per l’edilizia del Comune che dovrà ricevere le istanze dei privati, valutarle e adottare il provvedimento entro 60 giorni, con eventuale termine per sanare mancate documentazioni o errori. Il pagamento è previsto in tranche a seguito di presentazione di stati di avanzamento da parte della ditta incaricata e gli interventi dovranno concludersi entro 1 anno.

I prossimi passi per passare alla fase operativa saranno ora una delibera per ognuno dei 2 Comuni interessati (Pozzuoli e Bacoli), che deve fissare i termini di presentazione della domanda, e la materiale assegnazione delle risorse alla Regione. E’ chiaro che i diretti interessati dovranno adoperarsi rivolgendosi a tecnici che stileranno il computo metrico e il cronoprogramma dei lavori. E sarà opportuna una puntuale informazione e comunicazione da parte delle amministrazioni e degli uffici comunali affinché il diritto a mettere in sicurezza il patrimonio abitativo privato dagli eventi bradisismici, per ora riconosciuto ai circa 1500 cittadini sgomberati, sia effettivo e recuperi i ritardi già consumati, inconcepibili alla luce di una situazione gestita mediante decreti e dunque definita “di urgenza”.

Scritto da Redazione


Lascia un commento