La redazione riceve e pubblica questa foto, relativa agli “spalti” in legno dell’ex area spettacoli dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, quella utilizzata per concerti, anche di rilievo, fino ai primissimi anni 2000. Le condizioni di particolare degrado delle strutture in legno sono ben note, purtroppo, a cittadini e visitatori del terzo anfiteatro romano di Italia, quello con i sotterranei meglio conservati al Mondo, tenuto aperto da qualche anno con regolarità solo grazie ad un accordo Comune – Soprintendenza con l’impiego di dipendenti comunali. Pochi giorni fa, il crollo di alcuni pezzi in legno, lasciati così in “bella vista”.
L’episodio è solo l’ultima occasione per evidenziare le criticità esistenti in termini di manutenzione straordinaria e valorizzazione dell’anfiteatro: queste tematiche sono state anche al centro del dibattito sviluppatosi circa un anno fa intorno all’istituzione del Parco archeologico dei Campi Flegrei – distinto dalla Sovrintendenza – e ai relativi fondi individuati da programmi ministeriali. Dibattito che oggi sembra in una fase di stallo, come il Parco archeologico.