Tornano le giornate del Fai a Pozzuoli il 25 e il 26 marzo dalle 9 e 30 alle 17, con ultimo ingresso alle 16 e 30. Per quest’annosono stati proposti tre siti: la Chiesa di San Raffaele, il museo Diocesano al Rione Terra e il percorso archeologico del Rionte Terra (scavi e Tempio di Nettuno).
La Chiesa di San Raffaele
La chiesa di San Raffaele, “incredibile scrigno rococò“, fu realizzata grazie a numerose donazioni offerte dagli abitanti di Pozzuoli al santo arcangelo, per il quale si affermò una fervida devozione in città. Con un impianto centrale, la struttura presenta le tipiche soluzioni architettoniche del Settecento, quando si perse il gusto per la monumentalità e la solennità della grande fantasia decorativa del barocco per dar spazio alla delicatezza e raffinatezza di stucchi e marmi. All’interno si fronteggiano quattro altari e, nell’abside, l’altare maggiore, è di grande impatto cromatico con la sua decorazione marmorea. La cupola, divisa in quattro spicchi è interamente affrescata.
A fare le guide gli Istituti “Gadda”, “Maiorana”, “Pitagora”, “Seneca”.
Il Museo Diocesano
Il Museo Diocesano di Pozzuoli, progettato per far rivivere la bimillenaria storia della città, e per consentire uno studio più approfondito delle tradizioni cristiane dei Campi Flegrei, raccoglie numerosi oggetti d’arte provenienti dalla Cattedrale e dalle chiese del centro storico sottratti alla devastazione del bradisismo. Nel museo, mediante importanti quadri, reliquiari, ostensori, statue e poi argenti, paramenti sacri e libri antichi, si ripercorrono venti secoli di storia di una delle più antiche comunità cristiane dell’Occidente.
Guide dell’Istituto “Virgilio”
Il Rione Terra
Il Rione Terra è un agglomerato urbano che costituisce il primo nucleo abitativo di Pozzuoli. Qui giunsero verosimilmente i greci di Samo in fuga dalla tirannia e fondarono la città di Dicearchia e qui sorgeva certamente l’acropoli della colonia romana di Puteoli. Questo luogo è stato protagonista di tutte le evoluzioni storiche della città, dai primi anni della colonizzazione greca e romana fino all’epoca moderna. E nel corso del tempo – come si può ammirare lungo il percorso archeologico – le culture e i popoli che si sono succeduti hanno costruito le loro botteghe e le loro abitazioni su quelle che un tempo erano le mura romane.
Apprendisti Ciceroni: Istituti “Maiorana”, “Pergolesi”, “Pitagora”, “Seneca”, “Tassinari”, “Virgilio”