L’associazione sportiva Hockey Napoli nasce nel 1995, e si afferma come unica realtà in questo settore. Da sempre ha militato in serie A, fino alla retrocessione in serie B dal 2009 al 2012, causata dalla mancanza di fondi per poter affittare uno spazio idoneo. Nel 2005 l’Hockey Napoli passa a Tommaso Vitale, che affida la guida tecnica ai pilastri della squadra: Francesco Vitale e Andrea Brancaccio, col quale abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere. E ora vi starete chiedendo “Cosa abbiamo in comune con questa realtà sportiva, perché dovrebbe interessarci?”. Ebbene, la squadra di hockey (sia quella dei senior che quella juniores), da qualche tempo si allena presso il palazzetto dello sport di Monterusciello.
Nonostante l’hockey sia uno sport ancora poco praticato sul nostro territorio, sono molte le adesioni avute finora: il 75 per cento circa dei ragazzi che si allenano proviene da Pozzuoli. Dalle parole di Andrea si percepisce dal primo istante grande entusiasmo. Si mostra orgoglioso nel raccontarci la storia di quest’associazione e la sua evoluzione, poiché l’obbiettivo fondamentale da lui perseguito è quello di utilizzare l’hockey come mezzo per recuperare ragazzi con situazioni difficili ed allontanarli dalla strada. Dai piccolissimi ai più grandi (poiché le adesioni sono consentite ai bambini a partire dai 4 anni), oltre alla passione per questo sport, evidente è l’impegno e la voglia di fare, anche per pubblicizzare sempre più l’hockey.
Eppure non sono state poche le difficoltà avute finora, prima fra tutte la questione economica. Prima di approdare a Monterusciello infatti, i ragazzi si allenavano presso il Collana, che però essendo all’aperto, complicava l’allenamento nei periodi più freddi. Inoltre anche qui, presso il palazzetto, vi sono alcune difficoltà. I ragazzi si allenano qui tre volte a settimana, e la squadra paga circa 50 euro ad ora. Ancora, il campo in cui viene svolto l’allenamento non è lo stesso in cui si disputano le partite, poiché servirebbe circa il triplo dei soldi spesi per gli allenamenti. Questa la difficoltà maggiore, dunque, poiché quest’associazione si finanzia da sé. Purtroppo scarsa è l’attenzione rivolta ai ragazzi da parte del Comune di Napoli, anche per i diversi progetti proposti dall’associazione che non graverebbero sul bilancio del Comune stesso. Andrea infatti è anche consigliere federale, per cui sa bene che per finanziare i vari progetti, si potrebbe richiedere l’aiuto dell’istituto di credito sportivo, o anche quella di creare una cooperazione tra le varie associazioni di pattinaggio, le quali si presentano numerose sul territorio, ma mancano di reciproca collaborazione.
Partecipazione, supporto e incontro tra strutture pubbliche e associazioni sono necessari per lo sviluppo sul nostro territorio di realtà simili a quella descritta, garantendo spazi idonei da poter utilizzare per indurre adesione da parte dei giovani ed attirarli verso nuove opportunità.